Paola Caruso al mare con il figlioletto Michele: i fan l’accusano, lei replica così

di Redazione


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Primo giorno di mare a Genova per Paola Caruso e il figlioletto Michele, che poco più di un mese fa ha subito un delicato intervento chirurgico. L’operazione si è resa necessaria in seguito all’iniezione di un farmaco, poi rivelatosi tossico, che aveva compromesso il nervo sciatico e quindi l’uso della gamba, con il rischio di non poter più camminare.

Paola Caruso al mare con Michele

Adesso il peggio sembra essere passato, ma la strada verso la guarigione non è ancora completa. A voler chiarire quali siano le condizioni di salute del bimbo, è stata la stessa Paola Caruso. La showgirl ha pubblicato sui social una serie di scatti con il figlio, fatti sulla spiaggia. Lui è in piedi sul bagnasciuga e posa sereno insieme alla mamma.

La maggior parte dei fan ha accolto con gioia il fatto che il piccolo stia guarendo e si stia rimettendo, ma non è mancato chi, invece, ha espresso qualche dubbio sulle sue condizioni. In particolare, una utente ha scritto: “Boh… io sempre più incredula su questa storia… non si è mai visto il bimbo con un tutore ed ora cammina pure da solo al mare, in Liguria e tra l’altro le spiagge non sono fatte di sabbia quindi avrebbe più problemi a camminare”.

A replicare è stata proprio Paola Caruso, scrivendo: “Cammina con il tutore ancora purtroppo… ovvio in spiaggia non può tenere il tutore e sta senza. Spero che tutto questo passi presto e che Dio ci aiuti”. Per rimarcare il concetto, ha anche pubblicato lo stesso commento tra le sue Storie.

Cos’è successo al figlio di Paola Caruso?

Le condizioni di salute del bambino erano state raccontate da Paola Caruso con molta sofferenza in diverse puntate di Verissimo. “A novembre siamo andati in vacanza in Egitto. Arrivati lì però, visto il cambio di temperatura, lui è molto cagionevole, ha iniziato ad avere un po’ di febbre. Io avevo portato medicine dietro e ho provato a farla abbassare con antipiretici. Ma la febbre non si abbassava”.

“Così il secondo giorno ho cominciato a preoccuparmi. Il medico arriva in camera e lo visita, parlava arabo e la struttura mi ha offerto un traduttore. Il medico mi ha proposto così di fargli delle punture, volevo rifiutarmi, mi sembrava eccessivo. Però mi sono fidata. Mi sono fatta convincere”.

“Non l’avessi mai fatto. Facendogli questa puntura sulla natica infatti, questo dottore non si sa che cosa gli ha iniettato… Il bambino ha gridato come mai aveva urlato nella sua vita. Dopo mezz’ora misuriamo la febbre, ma la febbre non scende. Gli dico di avvicinarsi a me, lui si alza dal letto e cade a terra… Non sentiva più la gamba, non la muoveva. Sono impazzita, mi si è spento il cervello. Da quel giorno la nostra vita è cambiata totalmente“.

La diagnosi è stata: paresi del nervo sciatico. “Un bambino sano… improvvisamente non camminava più. Gli hanno iniettato un medicinale che non si inietta ai bambini. Siamo quindi tornati in Italia, il bimbo è stato ricoverato”.

A distanza di tempo, nello scorso mese di maggio, l’intervento all’ospedale Gaslini di Genova: “Ora bisogna solo pregare che Michy risponda con il tempo e la fisioterapia“, aveva scritto Paola Caruso.

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