Le donne chef italiane da tenere d’occhio nel 2018

di Claudia Scorza


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Quando si pensa ai ristoranti stellati in Italia e alla cucina di alto livello è facile pensare a cuochi uomini, anche se in realtà sono moltissimi i volti femminili che oggi e nel corso degli anni si sono distinte in cucina per bravura, creatività, ricerca e ottimi piatti.

Le chef italiane stellate sono più di quanto si possa pensare e tra queste troviamo alcuni volti molto giovani, con all’attivo numerosi piatti creativi e importanti riconoscimenti. Tra le donne chef italiane da tenere d’occhio nel 2018 troviamo indubbiamente una delle più celebri e apprezzate: Nadia Santini del ristorante Dal pescatore di Runate, in provincia di Mantova. La Santini è stata la prima donna chef italiana premiata con tre stelle Michelin nel 1996 ed è stata anche insignita nel 2013 del riconoscimento di “miglior chef donna del mondo”.

A quota due stelle Michelin troviamo la chef Luisa Valazza Marelli del ristorante Al sorriso di Soriso (NO). Da poco ha perso la terza stella ma si conferma una delle cuoche più valide del territorio.

Valeria Piccini del ristorante Da Caino di Montemerano (GR), in Toscana, è un altro volto della cucina femminili da due stelle Michelin dal 1999, capace di regalare ai suoi ospiti un’esperienza culinaria unica partendo dall’ispirazione delle specialità toscane.

Tra le chef donne italiane insignite di una stella Michelin, invece, c’è l’imbarazzo della scelta. Si parte ovviamente dal volto più noto della tv, Antonia Klugmann del ristorante L’argine di Vencò a Dolegna del Coglio (Go), nuovo giudice di Master Chef  7 che porta nei suoi piatti un profondo legame con il territorio regionale e di confine e una grande attenzione per le materie prime.

Da non perdere di vista anche la chef Teresa Galeone Buongiorno dell’Osteria già sotto l’arco di Carovigno (BR), una stella dal 2006, e Bruna Cane del ristorante I caffi di Acqui Terme (AI), la cui bravura è esclusivamente frutto di passione e tempo speso tra i fornelli.

Giovane chef campana è invece Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto (Na),  una stella Michelin e vincitrice del “premio miglior cuoca d’Italia” di L’Espresso e Identità Golose nel 2015.

Alla guida dal 2000 del ristorante di famiglia troviamo la chef Aurora Mazzucchelli del “Marconi” a Sasso Marconi, in provincia di Bologna, che vede la cucina come una vera e propria vocazione.

Merita una menzione anche Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo di Strongoli (Kr) che, oltre alla stella Michelin ottenuta nel 2012, è stata insignita dalla Guida Michelin di un riconoscimento speciale, il “premio donna chef 2017” di Veuve Cliquot dedicato alle donne dell’alta ristorazione.

Non dimentichiamo poi la grande chef creativa Cristina Bowerman del Glass Hostaria di Roma, cuoca di origini pugliesi e con una laurea in Culinary Arts conseguita a Austin, che ha da poco aperto un nuovo locale, il Romeo (Chef & Baker) in piazza dell’Emporio a Roma.

Infine, da tenere in considerazione nel 2018 troviamo anche Rossana Marziale de Le Colonne di Caserta, giovane ed entusiasta chef con un occhio attento per la tradizione italiana ma anche dotata di sorprendente fantasia tra i fornelli.

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