Chiara Tramontano, sorella di Giulia, racconta al Corriere della Sera il dolore che non passa: la rabbia, il senso di colpa, il processo, e un libro per non dimenticare.
Papa Leone XIV: la storia della sua famiglia e delle sue origini
Stampa articoloL’elezione di Papa Leone XIV, il primo pontefice statunitense nella storia della Chiesa cattolica, ha segnato un momento storico ieri, 8 maggio.
Nato come Robert Francis Prevost a Chicago, questo cardinale agostiniano di origini italo-francesi, spagnole e creole ha conquistato il mondo con il suo profilo umile e globale.
Ma chi è la famiglia che ha plasmato l’uomo destinato a guidare 1,4 miliardi di cattolici?
Nato a Chicago: un figlio dell’America multiculturale
Robert Francis Prevost è nato il 14 settembre 1955 al Mercy Hospital nel quartiere di Bronzeville, a Chicago, Illinois, una città simbolo della diversità americana. La sua nascita in un contesto urbano e multietnico ha influenzato profondamente la sua visione di una Chiesa aperta e inclusiva. Chicago, con i suoi quartieri vivaci e le comunità immigrate, è stata il primo palcoscenico della sua vita, dove ha sviluppato un forte senso di comunità e fede. Come riportato da USA Today, Prevost ha trascorso i suoi primi 25 anni negli Stati Uniti prima di intraprendere una missione in Perù, dove ha acquisito la cittadinanza peruviana, diventando il primo papa con doppia cittadinanza statunitense e peruviana.
Cresciuto nella parrocchia di St. Mary of the Assumption, vicino al confine cittadino, la famiglia Prevost era profondamente radicata nella vita cattolica locale. I Prevost partecipavano attivamente come musicisti, chierichetti e lettori durante le messe, un impegno che ha instillato in Robert un senso di servizio sin dall’infanzia. Un’amica d’infanzia, Noelle Neis, ha raccontato: “È proprio come uno di noi. Pensare che lo conoscevamo quando era solo un ragazzo è incredibile”.
I genitori: Louis Marius e Mildred Martínez
I genitori di Papa Leone XIV, Louis Marius Prevost e Mildred Martínez, hanno avuto un ruolo centrale nella sua formazione. Louis, di origini francesi e italiane, era un veterano della Marina statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente sovrintendente del Brookwood School District 167 a Glenwood, Illinois. La sua dedizione all’educazione e il suo passato militare riflettono un carattere disciplinato e patriottico, qualità che hanno influenzato il giovane Robert.
Mildred Martínez, la madre, era una bibliotecaria di origini spagnole e creole. Figlia di Joseph Martínez, originario di Santo Domingo, Repubblica Dominicana, e di Louise Baquié, della comunità creola di New Orleans con radici africane, francesi e spagnole, Mildred ha portato nella famiglia una ricca eredità culturale. I nonni materni di Prevost appartenevano alla comunità creola di New Orleans, rendendo Leone XIV il primo papa con radici africane dai tempi di Papa Gelasio I nel V secolo. Mildred, descritta come una donna di profonda fede, è morta il 18 giugno 1990, mentre Louis è scomparso il 8 novembre 1997.
I fratelli: Louis Martín e John Joseph
Papa Leone XIV ha due fratelli, Louis Martín Prevost e John Joseph Prevost, con i quali ha mantenuto un legame stretto nonostante la distanza imposta dalla sua vocazione. Louis Martín, un veterano militare, vive attualmente in Florida, portando avanti l’eredità di servizio del padre. John Joseph, invece, è un preside cattolico in pensione, una professione che riflette l’impegno della famiglia Prevost nell’educazione e nella fede. Secondo ABC News, John ha raccontato che due vicini di casa vedevano in Robert un futuro papa già quando era in prima elementare, un aneddoto che sottolinea la sua precoce vocazione.
I tre fratelli, noti come “Bob” o “Rob” tra amici e familiari, hanno condiviso un’infanzia segnata da valori cattolici e da un forte senso di comunità. Robert ha persino consultato i suoi fratelli la sera prima del conclave per scegliere il nome pontificio, optando per Leone XIV in omaggio a Papa Leone XIII e alla sua enciclica Rerum Novarum, come dichiarato dal direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni.
Un’eredità multiculturale: influenze globali
La famiglia di Papa Leone XIV rappresenta un mosaico di culture, un aspetto che lo rende un pontefice unico nel panorama della Chiesa cattolica. Le sue origini italiane e francesi dal lato paterno si intrecciano con le radici spagnole, creole e africane della madre, creando un’identità globale che si riflette nella sua missione pastorale. La sua fluidità in inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese, oltre alla capacità di leggere latino e tedesco, testimonia la sua apertura culturale, come riportato da Avvenire.
La connessione con il Perù, dove Prevost ha trascorso vent’anni come missionario agostiniano e vescovo di Chiclayo, ha ulteriormente arricchito il suo background. Post su X sottolineano la similitudine con Papa Francesco, il primo papa latinoamericano, per la sua attenzione alle realtà povere e marginali, come la diocesi di Chiclayo, una delle più svantaggiate del Perù. Questa esperienza globale, unita alle sue radici americane, lo rende un pontefice capace di parlare a un mondo sempre più interconnesso.
Infanzia e fede: le radici di una vocazione
L’infanzia di Robert Prevost a Chicago è stata segnata da un ambiente familiare caldo e devoto. La partecipazione attiva alla vita parrocchiale ha fornito le basi per la sua vocazione, che si è concretizzata con l’ingresso nel noviziato agostiniano nel 1977. Come riportato da Wikipedia, Prevost ha completato gli studi secondari nel seminario minore dei padri agostiniani nel 1973, per poi conseguire una laurea in scienze matematiche e un diploma in filosofia presso la Villanova University nel 1977.
La sua passione per lo sport, in particolare il tennis amatoriale, e il tifo per i Chicago White Sox e la squadra peruviana Alianza Lima, aggiungono un tocco di umanità al suo profilo. Secondo Biography.com, Prevost ha assistito a una partita dei White Sox durante la World Series 2005, un ricordo che lo lega alla sua città natale anche dopo anni di vita all’estero.
Un papa dal cuore missionario
L’elezione di Papa Leone XIV non è stata solo un evento storico per gli Stati Uniti, ma anche un riconoscimento della sua lunga carriera missionaria e amministrativa. Ordinato sacerdote nel 1982, Prevost ha servito come vescovo di Chiclayo dal 2015 al 2023 e come prefetto del Dicastero per i Vescovi dal 2023, un ruolo che lo ha reso una figura di spicco nel conclave del 2025. La sua scelta del nome Leone XIV, ispirata a Leone XIII, riflette il suo desiderio di una Chiesa che affronti le sfide moderne con dialogo e giustizia sociale.
La sua storia familiare, radicata in una Chicago multiculturale e arricchita da esperienze globali, lo rende un pontefice capace di costruire ponti tra culture e continenti. La sua elezione, come descritto da Avvenire, è quella di “un missionario prestato alla Curia”, un uomo che unisce la profondità della fede agostiniana alla concretezza di chi ha vissuto tra i più poveri.
Un pontefice per il mondo
Papa Leone XIV rappresenta una svolta per la Chiesa cattolica: il primo papa statunitense, il primo con radici africane in oltre un millennio, e il primo a incarnare un’identità così profondamente globale. La sua famiglia, dai genitori Louis e Mildred ai fratelli Louis Martín e John Joseph, ha plasmato un uomo che porta con sé l’umiltà di Chicago e la visione di un mondo unito nella fede. Mentre il mondo osserva i suoi primi passi da pontefice, la sua storia personale continua a ispirare milioni di fedeli.