Omicidio Giulia Tramontano, svolta nelle indagini: il fidanzato voleva ucciderla mesi prima

di Gaetano Ferraro


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Novità nelle indagini sull’omicidio di Giulia Tramontano: il fidanzato Alessandro Impagnatiello avrebbe pianificato l’assassinio già mesi prima. Emergono nuovi inquietanti dettagli sul brutale omicidio di Giulia Tramontano, la giovane 29enne incinta di sette mesi, uccisa lo scorso 31 maggio a Senago dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.

Il killer avrebbe pianificato l’assassinio mesi prima

Secondo quanto riportato in esclusiva dal quotidiano La Repubblica, dall’analisi delle ricerche web e dei messaggi sul cellulare del presunto assassino, è emerso che Impagnatiello avrebbe pianificato meticolosamente l’omicidio già mesi prima, forse addirittura dallo scorso inverno.

Tentato avvelenamento già durante l’inverno

In particolare, agli atti dell’inchiesta ci sarebbe un messaggio partito dal telefono della vittima risalente a diversi mesi fa, in cui la ragazza lamentava di non sentirsi bene dopo aver bevuto una bevanda calda. Poche ore dopo quel messaggio, Impagnatiello avrebbe fatto una ricerca su internet associando gli effetti del veleno per topi alle bevande calde.

Gli inquirenti ipotizzano la premeditazione

Gli inquirenti ipotizzano quindi che il killer abbia tentato di avvelenare la compagna incinta già in precedenza, salvo poi rendersi conto che l’effetto del veleno non era quello sperato. Da qui, nei mesi successivi, le ricerche su come uccidere una donna incinta con il veleno o come avvelenare un feto.

Indagini ancora in corso, si attende l’esito di analisi e perizie

Questi nuovi inquietanti dettagli, se confermati, potrebbero far cadere la tesi della improvvisazione e fare ipotizzare la premeditazione. Ricordiamo infatti che subito dopo l’arresto, il GIP aveva escluso l’aggravante della premeditazione per mancanza di sufficienti elementi probatori. Per il resto le indagini proseguono serrate, anche se mancano ancora i risultati definitivi dell’autopsia e delle analisi tossicologiche, di cui si attende la relazione conclusiva. Fondamentale sarà anche la perizia sui dispositivi elettronici sequestrati al presunto omicida.

Impagnatiello resta in carcere, verrà riascoltato a settembre

Alessandro Impagnatiello, reo confesso, si trova attualmente detenuto nel carcere di San Vittore a Milano. Nei primi interrogatori ha sostenuto di aver agito da solo, versione che sembrerebbe confermata dalle indagini. Verrà nuovamente ascoltato a settembre, quando gli verranno contestati tutti gli elementi raccolti finora, nel tentativo di far luce su movente e dinamica di questo efferato delitto.

La ricostruzione del brutale omicidio

Ricordiamo i tragici fatti: Giulia Tramontano, giovane madre in attesa di una bambina, è stata barbaramente uccisa con 37 coltellate dal compagno Impagnatiello, per poi essere bruciata due volte, avvolta nel cellophane e gettata in una discarica a Senago. Una morte atroce per la quale ora si cerca di fare piena luce. La famiglia della vittima chiede sia fatta giustizia.

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