Ucraina, multata e rilasciata la giornalista russa Marina Ovsyannikova

di Redazione


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La giornalista russa Marina Ovsyannikova, che ha mostrato in diretta televisiva un cartello contro la guerra, è stata rilasciata dalle forze dell’ordine e condannata al pagamento di una multa di 30 mila rubli, pari a circa 245 euro.

Il tribunale Ostankinskij di Mosca l’ha ritenuta colpevole ai sensi dell’articolo del codice amministrativo sull’organizzazione di eventi pubblici non coordinati. In precedenza l’agenzia di stampa Tass” aveva riferito che la giornalista rischiava 15 anni di carcere per il reato penale di “diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sulle forze armate russe”.

Marina Ovsyannikova ieri, lunedì 14 marzo, ha interrotto una trasmissione di informazione in onda sulla TV controllata dallo Stato Channel 1, con un cartello con un messaggio contro la guerra in Ucraina.

Si sono mosse anche le Nazioni Unite che hanno chiesto alle autorità russe che la giornalista non sia punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. o riferisce il Guardian. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto che le autorità garantiscano che la donna “non subisca rappresaglie”. E così, alla fine, è successo. Forse proprio per l’attenzione internazionale sul caso.

Infine, anche una sua collega russa, Lilia Gildeeva del canale televisivo Ntv, filo-Cremlino, si è dimessa. Lo riporta Ria Novosti, citando l’ufficio stampa della tv, che non ha dato motivazioni ufficiali sulla decisione. La reporter, 45 anni, lavorava per Ntv dal 2006.  Si tratterebbe di una nuova defezione.

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