10 cose da fare per diventare ottimisti e vivere meglio

di Cinzia Rampino


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Viaggiare leggeri

Non si tratta tanto di diventare ottimisti, quanto piuttosto di dimenticarsi di essere sempre pessimisti e preoccupati. Ma davvero si può? Sì, lo dimostrano molti studi di psicologia e anche tanti altre ricerche condotte sulle varie forme di spiritualità e meditazione, secondo i quali i nostri “guai” sono direttamente proporzionali al nostro punto di vista, cultura, educazione e così via. Quindi la prima regola per diventare ottimisti è alleggerire il carico e viaggiare leggeri, o all’indiana, come direbbero alcuni esperti! Per riuscirci basta smettere di pensare ai fallimenti passati, perchè questi ci condizionano il presente e il futuro. Proviamo?

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Gestire la solitudine

Strano a dirsi ma, durante l’arco di una vita, capita spesso di restare soli, sorprendendoci in modo negativo. Molte volte questa condizione ci fa cadere in un baratro di smarrimento e talvolta di disperazione. Per uscirne, tuttavia, è necessario ricordarsi che quando la vita ci mette di fronte a noi stessi, allora è arrivato il momento di guardarci dentro per trovare in sè tutto il potenziale di cui disponiamo e che, spesso, il contatto con gli altri, per quanto rassicurante, ci fa smarrire e dimenticare.

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Avere salde radici

Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici“, ha detto Victor Hugo. Le radici sono la cosa che ci dà identità e non ci fa sentire “foglie al vento”. Anche se può risultare difficile talvolta stare con le persone che ci fanno soffrire, è molto importante non recidere i rapporti con chi amiamo e, sebbene possa essere necessario talvolta prenderne le distanze, è meglio restare agganciati alla propria identità per rinforzarla e rinvigorirla con esperienze dure ma preziose. Riuscire in questo ci rende ottimisti e certi di poter superare qualsiasi ostacolo.

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Nessuna dipendenza

Noi umani siamo soggetti che creano dipendenze. Ma cosa sono le dipendenze se non il risultato dei nostri bisogni primari, spesso svalutati a discapito di altri meno importanti? Che cos’è davvero importante? Abbiamo davvero bisogno di tante cose per vivere bene? Facendo questo lavoro di autonomia e indipendenza dalle cose saremo in grado di ridimensionare i nostri totem e ritornare alla “bellezza delle piccole cose”, per dirla alla maniera del poeta.

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Cavalcare l’onda

Un’onda può essere un grosso e terrificante ostacolo oppure un “wow!” per un surfer allenato che non vede l’ora di trovarsene una gigantesca davanti: sempre più enorme, sempre più ardua da cavalcare. Questo è il modo ottimista di vedere gli ostacoli, considerandoli grandi occasioni di crescita: tutto qua! Vale per la fine di un lavoro, di una relazione, la Grande Crisi, l’arrivo di una malattia, la perdita di una persona cara e anche per l’arrivo delle prime rughe, dei figli che vanno via di casa, di un divorzio e così via.

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Musica, arte e hobbies

E veniamo alle cose da fare per essere ottimisti e vivere meglio. La musica, l’arte e le attività ludiche sono state sempre più svalutate e sottovalutate nella nostra cultura materialista. Ma non sono poco importanti; tutt’altro! La musica, in particolare, è il linguaggio dell’anima e, secondo le ultime teorie scientifiche, come ad esempio la teoria delle stringhe, il linguaggio dell’universo è la musica. Noi stessi comunichiamo tramite vibrazioni musicali tant’è che, quando ascoltiamo un brano che ci piace, proviamo una sensazione di estasi e di pace. La stessa cosa vale anche per le altre arti come la pittura, la danza e le attività ludiche. Giocate e rilassatevi: vi sentirete particolarmente ispirati, come foste bambini o grandi artisti; perchè lo siete!

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Restare connessi con la natura e l’universo

A proposito di universo: quand’è stata l’ultima volta che avete avuto modo di osservare le stelle? E un bosco? Insomma, il contatto con la natura e l’universo fanno bene all’anima e non dovremmo perderlo per nessuna ragione al mondo. Avere sempre uno sguardo rivolto verso i cieli e gli orizzonti è fondamentale per vivere meglio!

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Non rinunciare (troppo) ai piaceri della vita

Sì, è vero che la disciplina aiuta a sentirsi bene, a prevenire le malattie e a non strafare con i “piaceri pericolosi”. Tuttavia, non rinunciare ai piaceri della vita è fondamentale per non perdere l’ottimismo. Quindi, qualche sfizio togliamocelo pure per tornare a sorridere, magari in una giornata piena di grattacapi e preoccupazioni. Chi l’ha detto che essere severi aiuta a risolvere i guai? Nessuno… anzi!

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Fare sport (e sesso)

Lo sport, l’attività fisica e anche il sesso fanno bene! Chi non conosce oramai la “storia delle endorfine” messe in circolo tanto dalla cioccolata, quanto da una corsetta, una partita a pallone o da una sessione erotica? Più che di ottimismo, si trattai buon umore e del benessere che proviamo dedicandoci a noi stessi con coccole e amore. Attenzione però: strafare con queste attività produce l’effetto diametralmente opposto!

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Avere obiettivi a breve e a lungo termine

Si dice che l’ottimista sia colui che vive “alla giornata” ma, a ben guardare, quest’ultimo si trova sempre spiazzato quando sia accorge di non avere realizzato un granché di ciò che avrebbe voluto. La cosa giusta da fare? Avere obiettivi di vita, anche piccoli, sia a breve sia lungo termine! Un passo alla volta riusciremo così a fare della nostra esistenza preziosa una mini-maratona divertente ed entusiasmante, in cui abbiamo sempre energia a voglia di rilanciare, ricominciando da capo quando non riusciamo nel nostro intento. Eh già, perchè, in fondo, il segreto dell’ottimista è ricominciare senza rinunciare mai!

Infine, se ogni tanto ci si sente giù di morale, che male c’è? Un po’ di pessimismo fa bene persino agli ottimisti!
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