Malattie infettive esantematiche nei bambini. Il Morbillo, riconoscerlo e curarlo.

di francesca


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Le malattie esantematiche sono un gruppo di malattie tipiche dell’età pediatrica caratterizzate, oltre che da vari altri sintomi, soprattutto da una caratteristica comune: l’ esantema. Il termine esantema deriva dal greco e significa fioritura, efflorescenza.

Morbillo: vaccino e incubazione

Quasi scomparso in Italia, grazie alla diffusione della vaccinazione. In alcune regioni, per la cattiva abitudine di non vaccinare i bambini, è ancora presente. Mentre nelle regioni in cui la vaccinazione è stata correttamente e tempestivamente eseguita, sta ricomparendo.

In queste regioni si sta procedendo ad una vaccinazione di richiamo (inizialmente non previsto) da eseguirsi circa dopo 10 anni dalla prima dose. Solo pochi anni fa era la più comune malattia infettiva contagiosa dei bambini.

Periodo di incubazione fisso di 14 giorni (dal momento del contagio fino alla comparsa dell’eruzione).

Sintomatologia Morbillo

  1. Inizia con la comparsa di febbre piuttosto elevata (38, 39, 40° febbre esterna), che non regredisce e si abbassa, solo temporaneamente, con la somministrazione dei comuni farmaci antifebbrili.
  2. Quasi contemporaneamente compaiono altri sintomi come scolo siero-mucoso del naso.
  3. occhi arrossati.
  4. tosse secca, stizzosa ed insistente.
  5. Il bambino, in questa fase, è particolarmente sofferente, più di quanto sia rilevabile durante altri episodi febbrili, lamenta mal di gola, male alla bocca e, in particolare, alle gengive, bruciore agli occhi, accusa fastidio alla luce.
  6. Esplorando la cavità orale, si vede il fondo del palato e l’interno della guance picchiettato da macchie rosse. Le gengive sono arrossate. La lingua è biancastra.

Dopo 3/5 giorni di questi sintomi, qualche volta in concomitanza con una lieve diminuzione della febbre, inizia l’eruzione.

L’esantema è caratterizzato dalla presenza sulla cute di

  • macchie di colorito rosso vinoso che iniziano dal capo
  • dietro alle orecchie
  • alle radici dei capelli
  • al volto

In 24 ore esse si diffondono al tronco ed, al 3° giorno, raggiungono gli arti inferiori.

Macchie del Morbillo: caratteristiche

  • Le macchie sono lievemente rilevate, di grandezza variabile (1-5 mm), rotondeggianti, ovalari, spesso confluenti (la cute che le separa è di colorito normale), vellutate alla palpazione e danno, al bambino, l’aspetto di “pelle di leopardo”.
  • Quando le macchie hanno raggiunto i piedi, la febbre tende a scomparire e anche l’eruzione comincia a impallidire, iniziando la regressione la dove era incominciata, cioè dal volto.
  • Nel giro di 2 – 3 giorni l’esantema si attenua molto, lasciando qualche volta una lieve desquamazione.
  • Qualche volta è possibile intravedere sotto pelle, anche per più di una settimana, le macchie, questo accade quando l’eruzione è stata particolarmente violenta e ha assunto l’aspetto di vere e proprie ecchimosi diffuse (morbillo ecchimotico).

Morbillo bambini: convalescenza

  • Con la scomparsa della febbre e la remissione dell’eruzione, il morbillo entra nella fase della convalescenza.
  • Tutti i fenomeni: muco al naso, tosse, bruciore agli occhi ecc. si attenuano rapidamente. Con la scomparsa dell’esantema anche la tosse da stizzosa diventa catarrale e quindi meno fastidiosa.
  • Ricompare l’appetito (che diventa rapidamente un buon appetito) e il bambino, praticamente, può essere ritenuto guarito.

Morbillo e complicanze

Un tempo il morbillo non veniva considerato una malattia grave, dal momento che si diceva: “tutti prima o poi lo fanno“. In realtà sono pericolose le complicanze.

Non tanto l’otite, la laringite, la bronchite ed anche la polmonite (malattie che si possono curare con una adeguata terapia e che guariscono bene) ma la ben più temibile encefalite post morbillosa che non sempre risponde in modo soddisfacente alla terapia.

La persistenza o la ricomparsa della febbre ad eruzione scomparsa sono un segno di complicazioni in atto. Rivolgersi subito al medico.

Morbillo bambini: cura, terapia, cibi

  1. Terapia antifebbrili
  2. eventuali sedativi della tosse (se molto fastidiosa)
  3. Vitamine
  4. Gli antibiotici non hanno nessuna efficacia quindi non sono da usare. Essi sono utili in caso di alcune complicazioni (polmoniti, otiti, laringiti). Prescrivere gli antibiotici a scopo preventivo è una cattiva abitudine. Gli antibiotici devono essere prescritti a scopo preventivo solo a quei bambini “a rischio” (bambini che soffrono di frequenti bronchiti, tonsilliti gravi, otiti)
  5. L’alimentazione deve essere leggera e ricca di liquidi.

Morbillo bambini: asilo e scuola

Dopo quanto tempo il bambino può essere considerato guarito e può ritornare in comunità?

Il bambino può tornare alla vita normale dopo 7 giorni dalla scomparsa della eruzione.

Schematizzando, il Morbillo presenta:

  • 3 – 5 giorni di febbre
  • 3 – 4 giorni di eruzione
  • 7 giorni di convalescenza
  • In tutto, da 13 a 16 giorni di malattia

Per quanto tempo il morbillo è contagioso?

  1. Il bambino è contagioso da 3 giorni prima della comparsa della febbre fino a circa 5 giorni dopo la comparsa dell’eruzione.
  2. Il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva che vengono emesse con i colpi di tosse.
  3. Il contagio in genere avviene in modo diretto: Bambino con morbillo che viene a contatto con bambino sano.
  4. Molto più raramente la trasmissione della malattia può verificarsi anche per diffusione del virus in un ambiente chiuso in cui ha soggiornato, e tossito, un bambino ammalato di morbillo.
  5. Se nello stesso ambiente capita, dopo poco tempo, un bambino sano il contagio può avvenire. E questa una molto probabile modalità di trasmissione della malattia in quei casi in cui la madre non riesce assolutamente a identificare la fonte del contagio e in cui capita che affermi: “Il bambino sta sempre con me. Non è mai a contatto con nessun altro bambino!“.
  6. Può essere che il luogo incriminato sia l’ascensore o qualche negozio o, addirittura, l’ambulatorio del medico!

Da che età i bambini possono ammalarsi di morbillo?

  • Se la mamma ha fatto il morbillo, trasmette i suoi anticorpi al bambino attraverso la placenta (non attraverso il latte). Ne deriva una protezione che dura circa 5 – 7 mesi, raramente un anno.
  • Quindi nei primi 6 mesi circa di vita i bambini sono immuni dal morbillo.
  • Vaccinazione Raccomandata!

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