Deficit di attenzione, tutto quello che c’è da sapere su questo disturbo

di Claudia Scorza


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La sindrome da deficit di attenzione e iperattività, conosciuta anche con la sigla ADHD è un disturbo che provoca una serie di comportamenti legati alla difficoltà di concentrazione e di attenzione e possibili disturbi dell’apprendimento durante non solo situazioni scolastiche e lavorative, ma anche in contesti casalinghi e di convivialità.

Tendenzialmente si riscontra nei bambini quando sono molto più attivi e spesso più impulsivi rispetto ai loro coetanei, causando non pochi problemi nella vita sociale e di relazione con gli altri, nell’apprendimento scolastico e nel comportamento in generale. Si tratta perlopiù di quei bambini che spesso vengono definiti “difficili” o “troppo vivaci” poichè faticano a mantenere un comportamento normale e tranquillo anche in situazioni che non richiedono dinamismo e vivacità.

L’ADHD negli adulti è ancora poco conosciuta e molte volte viene diagnosticata solo dopo che viene riscontrato il disagio nel figlio, trattandosi probabilmente di un disturbo ereditario. Dai casi clinici sembra che il deficit di attenzione colpisca soprattutto persone di sesso maschile.

Sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività

Chi presenta almeno buona parte dei sintomi dell’ADHD qui elencati può essere considerato affetto da tale disturbo:

  • Difficoltà a seguire le istruzioni e i compiti a lui assegnati.
  • Disorganizzazione nelle attività del quotidiano e difficoltà a programmare e rispettare gli impegni.
  • Difficoltà a prestare attenzione durante le attività di studio, lavoro o gioco in diversi contesti.
  • Facilità nel dimenticare le cose e poca presenza di attenzione quando gli si parla.
  • Sembra sempre assorto nei suoi pensieri e nel suo mondo immaginario.
  • Facilità di distrazione anche in assenza di stimoli significativi.
  • Facilità a smarrire o dimenticare materiale necessario per la scuola, il lavoro e l’attività domestica.
  • Pochissima attenzione ai dettagli.

A questi sintomi si aggiungono spesso:

  • Irrequietezza e continuo movimento.
  • Difficoltà a rimanere seduti.
  • Fatica ad aspettare il proprio turno.
  • Forte bisogno di continuare a parlare e di essere al centro dell’attenzione.
  • Mancanza di giochi tranquilli.
  • Risposte impulsive prive di riflessione, interrompendo chi sta parlando.

Cause del disturbo da deficit di attenzione e iperattività

La causa principale dell’ADHD è da ricondurre alla mancata capacità dei soggetti affetti dal disturbo di produrre una quantità adeguata di sostanze chimiche nelle parti di cervello preposte all’organizzazione del pensiero; tale mancanza inibisce i centri organizzativi del cervello che diventano incapaci di agire in maniera corretta, facendo scaturire i sintomi dell’ADHD.

Tra le cause del disturbo da deficit di attenzione e iperattività troviamo:

  • Ereditarietà: l’ADHD sembra essere genetica e ancora oggi sono in corso ricerche e accertamenti su diversi geni responsabili che potrebbero provocare questo disturbo.
  • Anomalie dell’anatomia e delle funzionalità cerebrali: studi recenti hanno scoperto differenze significative nella struttura e nell’attività cerebrale di pazienti affetti dall’ADHD, le cui aree del cervello responsabili del controllo dell’attenzione sembrano essere meno attive rispetto a chi non è affetto dal disturbo.
  • Additivi alimentari: coloranti e conservanti artificiali sembrano giocare un ruolo importante nel comportamento iperattivo.
  • Fumo e assunzione di alcol e droga durante la gravidanza aumentano il rischio e la possibilità di dare alla luce un figlio affetto dall’ADHD poichè le sostanze assunte probabilmente fanno diminuire l’attività dei neuroni cerebrali.

Nel momento in cui sospettate che vostro figlio sia affetto da ADHD perchè mostra molti sintomi ripetuti periodicamente per almeno sei mesi, rivolgetevi al vostro pediatra o al medico di famiglia che, qualora dovesse riscontrare la possibilità della presenza del disturbo, provvederà a darvi indicazioni in merito agli interventi possibili, indirizzandovi verso uno specialista in disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

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