Arte del ricevere: come si apparecchia la tavola

di francesca


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Apparecchiare la tavola, si sa, è un’arte fine e delicata che richiede inventiva, maestria ma anche conoscenza delle regole di base. Ecco come si fa.

Apparecchiare la tavola: la tovaglia

E’ importante proteggere il piano del tavolo dal calore e dal rumore di piatti, con un mollettone in plastica o una tovaglia bianca di base. Per pranzi o cene più “smart” e in stile contemporaneo si possono utilizzare le tovagliette all’americana: sono decisamente deliziose e simpatiche. Non vanno, tuttavia, utilizzate in pranzi o cene formali o di un certo spessore. Inoltre, è bene calcolare sempre il numero di pietanze che ci saranno a tavola per prevedere la giusta tovaglia. Su una tavola rotonda, la tovaglia non deve avere le pieghe della stiratura. Su un tavolo rettangolare è, invece, possibile, lasciarle

Apparecchiare la tavola: posate

Sono disposte in ordine di utilizzo, dall’esterno verso l’interno. Per una zuppa di pesce o carne, si ha sul lato destro del piatto e da destra verso sinistra: il cucchiaio, un coltello da pesce e un coltello normale. In genere le posate sono disposte da destra verso sinistra in questa sequenza: cucchiaio, coltello, coltello, piatto, forchetta, forchettina da dolce.

Apparecchiare la tavola: i bicchieri

Sono disposti da sinistra a destra, dal più grande al più piccolo. Ricordarsi di ripulirli dalle impronte digitali.

  • I bicchieri d’acqua: è il più grande, è posizionato più a sinistra.
  • I bicchieri per il vino: sono posti dopo il bicchiere d’acqua, a volte leggermente in diagonale.

Apparecchiare la tavola: i piatti

  • Il piatto fondo: usato per il primo è presentato su un piatto piano (per non macchiare la tovaglia all’inizio del pasto).
  • Il piatto piano è utilizzato per i secondi di carne e pesce.
  • Non impilare più di tre piatti e mai mettere due piatti piani uno sopra l’altro.
  • Infine, non stringere gli ospiti come sardine. Assicurarsi che ci sia sufficiente spazio tra i piatti. Lo spazio minimo (vitale) è di 30 centimetri tra ogni commensale.
  • Il piatto del pane (se c’è) si colloca in alto a sinistra del piatto.

Apparecchiare la tavola: tovaglioli e acqua

Per i tovaglioli piegati, lasciate spazio alla vostra immaginazione: nel bicchiere, accanto al piatto, a forma di rosa, quadrato o a forma di coniglio. Si può giocare con le forme pur rispettando l’armonia della tavola e lo stile del pasto che si sta consumando.

Apparecchiare la tavola: le decorazioni

Le decorazioni da tavola dipendono totalmente da ciò che è stato messo sul tavolo e dallo spazio rimasto a disposizione. Si possono mettere composizioni di frutta o fiori: l’importante è evitare mazzi troppo grandi che allontanino gli ospiti seduti di fronte e i fiori profumati che possono disturbare. Come per i fiori, niente candele profumate e ad altezza dei commensali.

Ricordate di mettere sul tavolo: saliera, pepe, olio, aceto e brocche d’acqua. Per evitare di fare su e giù, si può mettere un piatto da portata accanto al proprio posto con tutto il necessario.

Apparecchiare la tavola: in giardino o in casa importante curare gli ospiti

L’arte dell’ospitalità, tuttavia, non è solo una buona presentazione della sua tavola. Contano molto le disposizioni dei posti. Per quanto riguarda il numero dei commensali, non esiste un numero ideale di persone. Alcuni dicono che la cifra migliore per la conversazione è di sei persone. In ogni caso non invitare tredici persone o cercate di avere un piano B, se necessario, per evitare di irritare i superstiziosi. La padrona di casa serve i pasti, mentre il padrone di casa il vino. I piatti sono presentati alla sinistra del commensale, mentre il vino si versa da destra. I piatti, ad eccezione per minestra, formaggio e dessert, vengono presentati due volte per permettere agli ospiti il bis.

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