Confessare un tradimento al partner, il decalogo per non sbagliare

di francesca


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Nella vita, aimè, capita di tradire la persona cui teniamo. Non sempre ci si pente di questa azione anche perchè, come si sa, ci sono persone estremamente convinte di tradire e di continuare a farlo. Per questo tipo di traditori il dubbio di confessare o no è un problema che non si pone. Molto più probabile è il caso in cui, a fatto compiuto, magari a causa  un flirt passeggero, ci si faccia assalire dal senso di colpa o dal desiderio di vuotare il sacco. Che si fa in questi casi? Quanto è bene confessare e liberarsi la coscienza? Quale sarebbe lo scopo della confessione?

Quando si decide di raccontare al proprio partner l’accaduto, i motivi che ci inducono a farlo possono essere diversi:

  • Vogliamo che la storia finisca e desideriamo mettere in chiaro che il peggio è già avvenuto!
  • Abbiamo la necessità di essere sinceri e ripulire la nostra vita di coppia da scheletri nell’armadio
  • Abbiamo sete di vendetta o voglia di fare ingelosire
  • Siamo con le spalle al muro e non possiamo più mentire

Confessione passo per passo

Il primo passo da compiere è dunque quello di domandarsi per quale ragione sentiamo la necessità di confessare un tradimento. Da questo dipende l’andamento della discussione e le eventuali conseguenze cui prepararsi. Quando si arriva a dire la verità su un fatto importante come un tradimento è bene non aspettarsi nessun perdono, nè di mettere le cose a posto chiedendo scusa. Certo, ciò dipende dal tipo di partner, ma è probabile assistere, in questo caso, a reazioni inaspettate. Anche qualora abbiate utilizzato il tradimento come strategia per farvi lasciare, non è detto che la persona tradita si convinca a lasciarvi subito. In questo caso, potrebbe essere portato a perdonarvi, comprendendo la particolare crisi del momento. La vendetta per un tradimento è spesso un piatto che si gusta freddo! La regola dunque è: se decidete di dire la verità, preparatevi al peggio.

Pensate a una fase preparatoria: iniziare a parlarne con qualcuno di fidato (non amici in comune!) con cui confrontarvi può essere una buona idea. Se invece, decidete di parlare apertamente, la regola è “con cautela”. Moltissime persone che hanno deciso di confessare un tradimento si sono pentite, vedendo vanificata la loro speranza di pulirsi la coscienza. Il tradimento, infatti, non è un atto che si cancella con la semplice ammissione di debolezza; nemmeno nel caso in cui sia avvenuto sotto l’effetto di droghe o alcol. Paradossalmente, infatti, è più facile essere perdonati se si dimostra di essere “sicuri di se stessi” e consci al 100% di aver commesso una fesseria. L’altro fa più fatica a immedesimarsi in una perdita di controllo che non, invece, nel voler soddisfare un desiderio umano.

In poche parole, è bene, apparire molto determinati e decisi nella confessione, con un’ammissione responsabile e adulta dell’accaduto e con una salda intenzione di non ricaderci mai più. Va da sè che se pensate di tradire ancora, tutto questo sforzo di confessarvi non serve proprio a niente. Potete lasciare il malcapitato nella sua ignoranza dei fatti.

Un’altra cosa da tenere presente quando ci si confessa è che, salvo rarissimi casi, il vostro reato verrà utilizzato contro di voi nella vita futura. Pur non volendo, infatti, la nostra vulnerabilità viene registrata come una caratteristica del nostro essere ed è difficile riscattarsi da tale pregiudizio. Questo è anche il motivo per cui è importante non dire mezze verità . Dover ammettere in seconda istanza altri dettagli non farà che peggiorare la situazione.

Se, infine, doveste rendervi conto che avete un problema più grosso del solo tradire e che la vostra relazione non è più solida, sarà allora il caso di discutere la cosa con un esperto psicologo di coppia.

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