Liliana Segre invita Chiara Ferragni al Memoriale della Shoah

di Manuela Zanni


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Questa si che è una mossa davvero inaspettata. Liliana Segre, la senatrice a vita, sopravvissuta alla deportazione nei campi di sterminio nazisti, a margine della sua ultima visita al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano ha lanciato un appello all’imprenditrice social Chiara Ferragni: «Venga con me al Memoriale della Shoah. suo esempio potrebbe portare qui tanti ragazzi».

Liliana Segre invita Chiara Ferragni

Per arrivare al cuore dei giovani occorre parlare il loro linguaggio. Lo sa bene Liliana Segre che ha chiaro che quando si tratta di parlare ai giovani, nessuno è più bravo di Chiara Ferragni e Fedez. Per questo la senatrice a vita, Liliana Segre, 91 anni, ha lanciato un invito: «Mi piacerebbe molto incontrare Chiara Ferragni e invitarla a visitare con me il Memoriale della Shoah. Il suo esempio potrebbe portare qui tanti ragazzi». Secondo la senatrice, infatti, al Memoriale della milanese piazza Safra, in cui si ricordano le vittime italiane dell’Olocausto, i visitatori «sono ancora pochi, troppo pochi». Segre è convinta che Ferragni e Fedez possano far conoscere il Memoriale «ad un numero maggiore di  persone».

L’esperienza di Liliana Segre

Liliana Segre, figlia di una famiglia ebrea, orfana di madre, aveva 13 anni il 30 gennaio 1944 quando, insieme al padre Alberto e altre 603 persone partì dal binario 21 della Stazione centrale di Milano, dentro un treno dai vagoni piombati, in direzione del campo di concentramento di Auschwitz. Su quel treno c’erano anche i nonni Giuseppe e Olga, che al loro arrivo finirono subito nella camera a gas. Liliana Segre alla fine fu l’unica sopravvissuta della famiglia.

Oggi la sua missione è testimoniare, soprattutto ai giovani, quei fatti, non senza una grande sofferenza. Il 6 febbraio, durante una visita al Binario 21, aveva raccontato: «Avevo 13 anni, ma anche adesso che ne ho 91 mi ricordo ancora tutto di quel giorno, come il dover rispondere a un comando in una lingua che non capivi e diventare un numero. Quel giorno ho lasciato per sempre la mano sacra di mio padre, che non ho mai più rivisto».

L’appello di Liliana Segre a Chiara Ferragni

È molto preoccupata dal sapere che i più giovani conoscono poco quel periodo: «Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di esser nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore».

L’appello dunque è lanciato: «Ho visto che Chiara Ferragni si è impegnata col marito su diversi temi di importanza sociale, è sicuramente una donna attenta anche a argomenti diversi da quelli che riguardano il suo lavoro legato alla moda. Quindi, perché no? Sarebbe interessante conoscerla e poter venire magari assieme qui, davanti a questa grande scritta “Indifferenza” che io ho voluto fosse messa all’ingresso del Memoriale proprio perché è questo oggi il problema da risolvere».

Si attende la risposta di Chiara Ferragni

Dal momento che in più occasioni la sensibilità ale tematiche sociali di Chiara Ferragni e Fedez è stata messa in evidenza , a partire dalla raccolta fondi promossa durante l’emergenza Covid per la costruzione di nuovo reparto di terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele, nonostante i numerosi impegni della coppia,  difficilmente l’invito della senatrice Liliana Segre resterà senza risposta da parte della coppia più social d’Italia. Non resta che attendere la loro prossima mossa.

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