Adolescenti e tatuaggi, tutto quello che devi far loro sapere per una scelta consapevole

di Elisa Malizia


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I tatuaggi sono ormai da tempo sdoganati e non fanno più parte di quell’immaginario in stile “brutto, sporco e cattivo” che lo circondava molti anni fa. Oggi molte coppie scelgono di tatuarsi qualcosa che suggelli per sempre sulla pelle il loro amore ed è diventata una moda che piace ad ogni età. Quando a chiedere il permesso per un tatuaggio sono gli adolescenti, però, i genitori vanno in crisi, specialmente se anche loro hanno la pelle tatuata. È importanti che i ragazzi siano consapevoli di ciò che fanno al loro corpo e di come certe decisioni siano irreversibili. Il tatuaggio e i piercing possono essere rimossi, ma mai del tutto, quindi è fondamentale che la scelta di tatuarsi qualcosa sulla pelle venga presa in piena consapevolezza, animati da un desiderio più profondo che non sia la semplice moda o perché “ce l’hanno tutti i miei amici”.

Questo discorso va fatto con chiarezza ai figli adolescenti che vogliono un tattoo. I gusti, con l’età, cambiano e potete fare un esempio in questo senso: quante attività hanno appassionato i ragazzi e sono state poi abbandonate? Il tatuaggio non lo si può mettere da parte, resta con noi per sempre. Quello che piace a 16 anni può risultare infantile o addirittura irritante a 25 anni, ma correre ai ripari è molto difficile se si tratta di un tatuaggio. Un altro fattore, certamente personale ma presente, che dovete ricordare ai vostri figli, è il dolore fisico che si prova quando si effettua un tatuaggio. Nulla di insopportabile, ma esiste e se ne deve tenere conto poiché non si può lasciare un lavoro a metà: bisognerà finire il tatuaggio anche quando il dolore sarà forte.

Un altro problema non trascurabile è la noia; chi ha il proprio tatuaggio sempre sotto gli occhi può provare noia per quell’immutabile disegno sulla pelle. Questo, ovviamente, avviene quando il tattoo è stato fatto per seguire la massa e non per vera convinzione, ma il rischio c’è sempre; è come avere sempre lo stesso taglio di capelli tutta la vita, a 17 anni come a 60. Per ovviare al problema, potete chiedere ai ragazzi di fare un tatuaggio temporaneo e prendersene cura come se fosse un tatuaggio a tutti gli effetti. Se dopo un mesetto il disegno e la “beauty routine” sul tatuaggio non vengono a noia, allora vuol dire che probabilmente il desiderio del tattoo è profondo e sentito e ha un significato importante per loro. Se dopo tutte queste osservazioni, quindi,  i vostri figli sono ancora convinti di volersi tatuare e voi siete d’accordo, accompagnateli presso centri seri, da tatuatori di comprovata bravura e professionalità; i centri devono essere scrupolosi in fatto di igiene, gli aghi devono essere monouso e i pigmenti usati devono essere nuovi: prestate massima attenzione su questo punto, il sangue infetto su un ago può portare a contrarre malattie come l’AIDS e l’epatite. Inoltre, il tatuaggio può dare reazione allergica per via degli elementi che compongono i pigmenti colorati: tenetene conto se i vostri figli hanno già delle allergie.

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