Tamarindo, tutte le proprietà e i benefici di questo frutto

di Cinzia Rampino


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Dolce e un po’ piccante, il frutto del tamarindo è una dei condimenti più utilizzati nella cucina asiatica e non solo.

L’albero di tamarindo è un grande albero con rami lunghi pendenti e pieni di foglie. Nel corso di ogni stagione l’albero produce i frutti del tamarindo che sono simili a delle sorta di arachidi. Ogni frutto ha un guscio esterno duro che contiene una polpa molle e marrone. Botanicamente l’albero è tra i più grandi alberi tropicali, appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, nel genere Tamarindus.

Proprietà e benefici per la salute del tamarindo

La polpa del frutto di tamarindo è una ricca fonte di polisaccaridi non amidacei, fibre, emi-cellulose, mucillagini, pectine e tannini. 100 g di polpa di tamarindo forniscono più del 13% di fibra alimentare del fabbisogno giornaliero. La fibra alimentare stimola i movimenti intestinali aiutando a prevenire la stipsi. La fibra si lega anche alle tossine contenute nel cibo proteggendo così la membrana del colon dall’attacco delle sostanze chimiche cancerogene. Inoltre, le fibre alimentare aiutano ad espellere dal corpo il colesterolo cattivo o LDL.
Il tamarindo, poi, è ricco di acido tartarico, che dà il sapore aspro ai cibi ed è in grado di proteggere il corpo dai radicali liberi, in quanto è un potente antiossidante.

Il frutto del tamarindo, inoltre, contiene molte sostanze fitochimiche volatili come limonene, geraniolo, safrolo, acido cinnamico, salicilato di metile, pirazina e alkylthiazoles. Insieme, questi composti rappresentano le proprietà medicinali di tamarindo.

Infine è una buona fonte di minerali come rame, potassio, calcio, ferro, selenio, zinco e magnesio. Il potassio è una componente importante dei fluidi cellulari ed aiuta il controllo della frequenza cardiaca e della la pressione sanguigna, mentre il ferro è essenziale per la produzione di globuli rossi.

Usi del tamarindo

La sua polpa è stata utilizzata in molti farmaci tradizionali come lassativo, digestivo, e come rimedio per i disturbi biliari. Questo condimento è usato anche come agente emulsionante in sciroppi, decotti, e in diversi prodotti farmaceutici.

I baccelli di tamarindo freschi sono disponibili in tarda primavera; una volta acquistato, il tamarindo deve essere tenuto in frigorifero dove si conserva fresco per diversi mesi. In commercio si possono trovare anche le compresse di tamarindo, pronte per l’uso in fette, pasta, concentrati, sciroppo.

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