Salute

Cancro al fegato, nuovi fattori di rischio da tenere in considerazione

L’epatite virale e la cirrosi sono state per lungo tempo le principali cause della comparsa del cancro al fegato. Tuttavia, stando a un recente studio, stanno emergendo nuovi fattori di rischio più comuni rispetto a queste due patologie.

I decessi per cancro al fegato sono aumentati del 25%. Lo rivela una ricerca pubblicata il 3 giugno 2022 sulla rivista Cell Metabolism.

Inoltre, come anticipato, le tendenze globali nei fattori di rischio di cancro al fegato stanno cambiando: i rischi causati dall’infezione da epatite B e C sono in diminuzione ma il consumo di alcol e l’obesità sono fattori in aumento.

La vaccinazione contro l’epatite B e C riduce il rischio di cancro al fegato

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di San Diego, negli Stati Uniti. I ricercatori erano interessati al legame tra la vaccinazione contro l’epatite B e C e il cancro al fegato. Infatti, le persone colpite dalle epatiti B o C hanno maggiori probabilità di sviluppare un cancro al fegato. Grazie ai progressi nella vaccinazione, però, il numero di persone colpite da queste due infezioni è diminuito in modo significativo e, di conseguenza, il numero di tumori al fegato correlati.

LEGGI ANCHE: Guarita dal cancro dopo una terapia rivoluzionaria.

Il consumo di alcol e la steatosi epatica aumentano il rischio di cancro al fegato

Sempre secondo questo stesso studio, però, i nuovi fattori di rischio per il cancro al fegato sono in aumento. Infatti, il consumo di alcol e la steatoepatite non alcolica (NASH), nota anche come malattia del fegato grasso, sono incrementati.

Quest’ultima è una malattia associata all’obesità, al diabete o all’ipertensione, che provoca un accumulo di grasso nel fegato, senza consumo eccessivo di alcol.

“La malattia del fegato grasso è diventata la causa in più rapida crescita di morte per cancro al fegato in tutto il mondo, in particolare in America, a causa del rapido aumento dei tassi di obesità”, hanno affermato gli autori dello studio. Da qui la raccomandazioni di misure urgenti.

LEGGI ANCHE: Cancro al collo dell’utero, i segnali d’allarme.