Che differenza c’è tra assegno divorzile e di mantenimento, in che modo si applicano le due misure previste dalla legge? Ci spiega tutto L’avv. Cristiana Covaleov
Non allontaniamo i nonni
Nel pieno dell’estate, le tanto agognate ed imminenti vacanze sono per molte di noi l’unico pensiero che ci sprona ad andare avanti, tra piccoli e grandi inconvenienti di tutti i giorni. Chi lavora sa bene come sia difficile conciliare gli impegni professionali con i figli che restano a casa da scuola e che hanno diritto, anche loro, a un po’ di riposo a tranquillità. Se poi si aggiungono le difficoltà legate ad una separazione o divorzio, allora riuscire ad organizzare tutto diventa quasi una mission impossibile e a questo punto, l’unica (o quasi) speranza di salvezza sono loro, i nonni.
Per chi li ha vicini e gode di una relazione serena anche con i genitori dell’ex coniuge, i nonni sono fondamentali. Non è raro però che, in caso di separazione e /o divorzio, ci sia disaccordo su quale debba essere il loro ruolo nell’educazione dei figli; o più semplicemente, a volte può risultare difficile mantenere un buon rapporto con i genitori di quello che una volta era il nostro partner.
Spesso i nonni si chiedono quali siano, in caso di separazione dei loro figli, i loro diritti riguardo la cura dei nipoti e questo è un problema sempre più sentito, anche alla luce del maggior numero di matrimoni che finiscono.
La legge sull’affidamento condiviso ha trattato questo tema prevedendo che i figli minori hanno il diritto di conservare rapporti significativi con i parenti di ciascun ramo genitoriale. Nella stessa legge, però, non è presente alcuna espressa tutela per i diritti dei nonni: i rapporti affettivi nonni-nipoti sono garantiti solo ed esclusivamente nell’interesse di questi ultimi.
Inoltre, il legittimo interesse dei nonni a continuare a frequentare i nipotini non può prevalere sulla potestà genitoriale, in quanto la mamma e il papà del bambino rimangono sempre il punto di riferimento per l’educazione del minore, a meno che non venga dimostrato che un genitore neghi ai propri figli i rapporti con i nonni senza un giustificato motivo.
L’ordinamento vigente non prevede poi nessun diritto/dovere dei nonni di concorrere all’educazione, all’istruzione o al mantenimento dei minori (a meno che i genitori non siano gravemente inadempienti o economicamente impossibilitati) né tantomeno la possibilità di intervenire nei giudizi di separazione o divorzio per tutelare il proprio rapporto con i nipoti.
Quando invece è l’ex coniuge che impedisce ai bambini, a nostro avviso ingiustificatamente, di frequentare i nonni, è possibile portare la questione davanti al Giudice della separazione o del divorzio per far valere il diritto del minore di godere di un rapporto.
In ogni caso, come in tutte le separazioni in cui sono coinvolti dei bambini la soluzione è sempre cercare, quando possibile, un compromesso che permetta ai piccoli di godere di un sereno rapporto con i nonni, che arricchiscono l’infanzia del bambino di teneri ricordi e, perché no, possono rivelarsi un valido aiuto ai genitori nelle tante difficoltà quotidiane.
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