Inserimento asilo nido difficile? No, con i consigli delle esperte!

di francesca


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Entrare al nido rappresenta da sempre un’esperienza importante e significativa, non solo per il bambino, ma anche per l’adulto che accompagna il piccolo, cioè prevalentemente la sua Mamma.

Il nido rappresenta un nuovo inizio, un cambiamento forte per la vita del bambino e della sua famiglia, poiché costituisce il primo contatto con un ambiente extra-familiare e, in genere, il primo distacco dalla figura materna. Ogni madre teme di causare dei piccoli traumi al figlio lasciandolo in mani “sconosciute”, ma col tempo capirà che sta in realtà offrendo al suo bimbo un dono preziosissimo, quello cioè di permettergli di crescere e di farlo diventare grande. Dunque, prima abbandonerà il senso di colpa, prima il bambino si ambienterà nel nuovo spazio, imparerà nuove cose, conoscerà amici e altri adulti di riferimento.

Come fare a preparare il bambino nel migliore dei modi?

  1. Mantenere la calma e un atteggiamento di tranquillità
  2. Avere una modalità rassicurante nei confronti del piccolo
  3. Al momento del distacco occorre salutarsi bene, senza lasciarsi angosciare dal pianto
  4. Tranquillizzare il bambino e infondergli fiducia
  5. Cercare di mantenere un comportamento coerente, senza illudere il piccolo con regalini o promesse inutili (il nido non deve essere punizione, ma è un gran dono!)

Inserire il proprio bambino al nido rappresenta un’avventura poiché, anche se si tratta di un evento sul quale si è già riflettuto a fondo, non tutte le reazioni si possono prevedere.

Nei nostri nidi abbiamo visto risposte diverse, sia tra i bambini sia tra le mamme e i papà. Ricordiamoci sempre che, come tutti i cambiamenti, anche questo necessita di un tempo di elaborazione diverso da persona a persona. E’ chiaro che se l’adulto dispone di un atteggiamento di fiducia e serenità dentro di sé, verso il nuovo asilo e verso le educatrici, l’impatto del proprio bambino sarà positivo e improntato alla curiosità.

  1. Tenete ben presente che il bambino in difficoltà ha bisogno solo ed esclusivamente della nostra serenità. Se il piccolo ‘sente’ che la propria mamma o papà non è convinta/o e assume un atteggiamento ambiguo, solitamente assorbe questa sensazione esprimendola mediante il pianto o malesseri di varia natura.
  2. E’ importante quindi lasciare al figlio il tempo necessario per esplorare e conoscere il nuovo ambiente. Osservate insieme i giochi, i compagni, i colori, gli stimoli nuovi che avete a disposizione. Il tempo e la pazienza in questi momenti sono essenziali.
  3. Un altro accorgimento importante per tranquillizzare il nostro bambino è quello di offrirgli il ciuccio e un doudou a cui è affezionato, come forma di rassicurazione nei momenti più difficili della mattinata quando all’improvviso arriva inevitabilmente la nostalgia.
  4. Inoltre raccontare a cena al papà o ai nonni ciò che è accaduto durante la fase di inserimento può essere, non solo un momento di condivisione, ma anche di mentalizzazione del distacco e della novità.
  5. E ancora, non dimentichiamo, che tutti i bambini potranno e dovranno piangere, esprimendo così la paura di essere abbandonati e di non veder più tornare la mamma o il papà. C’è chi piange tanto all’inizio dell’inserimento per la paura del nuovo, chi, al contrario, reagisce con entusiasmo, ma poi entra in crisi più avanti nel tempo. Come dice Gianna Schelotto in “Distacchi e altri addii”: “La tristezza è solo una parte delle separazioni. Forse nemmeno la più importante. Dopo la tristezza vengono il cambiamento, la crescita, le opportunità creative”.

In conclusione, riteniamo che l’esperienza al nido sia unica e irripetibile: in particolare offre uno scambio socio-relazionale e affettivo molto intenso che favorirà senz’altro la crescita del vostro bambino.

Marta Stella Bruzzone, pedagogista
Sara Luna Bruzzone, psicologa
Blogger di www.mammechefatica.it

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Asilo nido e ansia da separazione

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