Ci sono gli esami preconcezionali, quelli a cui gli aspiranti genitori dovrebbero sottoporsi quando decidono che è il momento di “allargare la famiglia”, per assicurarsi che entrambi siano in condizioni di salute ottimali e per scampare il rischio che il nascituro possa contrarre qualche malattia dai genitori. E questa è la parte facile, perché poi arriveranno anche tantissimi esami a cui la futura mamma dovrà sottoporsi durante la gravidanza.
Ecco quindi un piccolo schema riassuntivo che raggruppa gli esami da fare durante la gravidanza, sia quelli consigliati, sia quelli facoltativi, a cui però in determinate circostanza sarebbe meglio sottoporsi.
Primo trimestre
Esame delle urine e urinocoltura per verificare l’eventuale presenza di infezioni nelel vie urinarie
Analisi del sangue per determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh, per controllare che non vi siano malattie infettive in corso (rosolia, HIV, toxoplasmosi o sifilide) e per escludere eventuali problemi di anemia
Ecografia, per stabilire a che settimana di gestazione ci si trova
Villocentesi, va fatta entro l’11° settimana, è consigliata sempre ma soprattutto dopo i 36 anni
Bitest con ecografica genetica
Pap-test, se non eseguito nell’ultimo anno
Secondo trimestre
Esame delle urine
Ecografia morfologica per escludere o accertare la presenza di malformazioni
Amniocentesi consigliata alle donne che hanno superato i 35 anni di età
Ecografia tridimensionale, che non è obbligatoria ma per il genitore può essere un piacere vedere il bambino in movimento
Verifica degli anticorpianti-rosolia, toxoplasmosi
Glicemia
Curva da carico orale di glucosio per chi ha un gruppo a rischio di diabete
Ecografia morfologica di 2° livello con flussimetria per valutare lo stato di salute del feto, consigliata ai soggetti che soffrono di ipertensione o diabete
Tampone cervico-vaginale e rettale nelle pazienti con minaccia di aborto o con aborti precedenti.
Terzo trimestre
Esame delle urine
Emocromo
Ecografia ostetrica per controllare liquido amniotico e placenta
HCV, HbsAg e HIV se erano stati riscontrati fattori di rischio
Cardiotocografia, per valutare il benessere del feto
Visita cardiologica con elettrocardiogramma tra la 35° e la 37° settimana
Cardiotocofrafia settimanale dalla 36°settimana in poi