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Come scegliere l’asilo nido: guida all’uso
Terminato il congedo per maternità, la maggior parte delle mamme ha la necessità di affidare il proprio bambino a un asilo nido: in assenza di nonni che possano prendersene cura o di una babysitter con una tariffa accessibile, l’unica alternativa rimane proprio l’asilo nido.
Asilo Pubblico
Ne esistono tanti che possono corrispondere sia alle esigenze dei genitori sia a quelle dei figli. Ce ne sono di pubblici, strutture bene organizzate che non richiedono un budget particolarmente alto, al contrario sono praticamente accessibili a tutti. Purtroppo, specialmente di questi tempi, le liste d’attesa possono rivelarsi interminabili, e la struttura non è neppure in grado di darvi qualche garanzie. Dunque sarebbe opportuno iscrivere il proprio bambino in più asili possibili.
Asilo Privato
Molti genitori, invece, optano direttamente per una struttura privata, in cui quasi mai ci sono problemi di accesso o graduatorie, e gli orari sono molto meno rigidi, l’ideale, insomma, per genitori che passano in ufficio 8 ore, e che hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura dei loro piccoli anche nel primo pomeriggio.
Asilo Aziendale
Un’altra topologia è quella degli asili aziendali, messi a disposizione delle aziende per i dipendenti che sono anche genitori: sono molto più diffusi all’estero ma anche l’Italia comincia a manifestare la volontà di adeguarsi anche alle esigenze delle mamme lavoratrici.
In ogni caso, prima di valutare qualsiasi scelta, dovreste fare un sopralluogo nelle strutture di vostro interesse e mettervi in contatto con genitori che hanno già mandato i loro bambini nello stesso asilo. Assicuratevi che le condizioni igieniche e gli spazi messi a disposizione dei bambini siano a misura di bimbo, e che il numero di maestre sia adeguato al numero dei bambini che frequentano la struttura. In teoria per la fascia d’età più bassa dovrebbe, l’asilo dovrebbe mettere a disposizione un educatore ogni tre bambini, standard che spesso non vengono rispettati da una struttura privata, dove i genitori credono di beneficiare di un trattamento migliore.
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