Tiziano Ferro: “Quando mi gridarono brutto fr….”, il racconto del cantante

di Alice Marchese


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Mi gridò brutto fr…. e poi scappò“, ha detto Tiziano Ferro all’Olimpico a Roma. L’artista ha condiviso un aneddoto passato raccontando di un attacco omofobo che ha subito. Il cantante, che ha fatto coming out nel 2011, ha affrontato il tema della discriminazione leggendo una lettera che recita così: “Volevo leggere una cosa, che non riguarda esclusivamente la discriminazione sentimentale. Riguarda tantissimi gradi di discriminazione, contro i quali dobbiamo combattere ogni giorno”.

Tiziano Ferro all’Olimpico: “Vigliacchi”

“Un paio di anni fa un ragazzo, sorpassandomi da destra, mi gridò brutto fr… schizzando via come il perfetto codardo che era. È la cosa che mi rende maggiormente rabbioso di fronte a questi soggetti, perché hanno tutti in comune un elemento: la vigliaccheria. Avrei voluto sbranarlo. Io, paradossalmente, sarei anche in grado di rispettarli, gli omofobi, se avessero almeno quel minimo di dignità di fermarsi e guadarmi negli occhi”. Continua così il cantante Tiziano Ferro. “Attendere le conseguenze dei loro insulti. Invece no. Un’offesa gratuita, volgare e magari pubblica, e poi la fuga. Io avrei voluto sbranare quel pusillanime, ridurlo a terra per poi infierire. Restituire le offese, urlare forte per aggiungere terrore al dolore. Terminare solo quando avrei visto quell’idiota vittima della peggior mortificazione: essere umiliato da un fr…”.

L’appello dell’artista: “Diventate ciò che volete”

“Diventate ciò che volete. Io non sarei scappato. Sarei rimasto lì, a guardare quell’individuo con attenzione e compassione, per ricordargli una volta per tutte com’è fatto un uomo. Prendetevi la vostra vita, qualunque essa sia. Diventate ciò che volete, non ciò che gli altri vi impongono”. Ha concluso così Tiziano Ferro.

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