Massimo Ceccherini: “Mia moglie mi ha salvato”, la rivelazione dell’attore

di Redazione


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Dal successo enorme degli anni Novanta agli scivoloni, come la bestemmia in tv che causò la sua squalifica dall’Isola dei Famosi, sino alla caduta nel baratro dell’alcol.

L’attore Massimo Ceccherini, 58 anni il prossimo mese, oggi vive sulle colline di Pistoia, e si è raccontato in una intervista a cuore aperto al Corriere della Sera nella quale ha parlato delle sue debolezze e ha ripercorso varie tappe della sua vita e della sua carriera.

Dal cabaret ai film

Ceccherini nel raccontarsi è partito dall’inizio e dal rapporto con Leonardo Pieraccioni, con il quale ha girato diversi film: “Facevo cabaret da giovanissimo con Alessandro Paci. Leo mi chiamò per un filmino amatoriale, io ero il santone che pregava in mezzo a un campo arato, lui mi guardava e ridevamo sotto un sole che picchiava. Rifacemmo quella scena trenta volte, presi l’insolazione. E’ sempre andata così. Mi richiamò per I laureati, per andare al provino non avevo nemmeno i soldi per il taxi, me li diede mio padre. Poi arrivò Il ciclone, nessuno di noi immaginava che successo sarebbe stato. C’erano le ballerine protagoniste, ma io ero fidanzato e non potei fare niente”.

“Mi sono sempre mangiato i soldi”

Un carattere irruento quello di Ceccherini, che probabilmente, da giovane, non ha saputo gestire adeguatamente la fama conquistata presso il grande pubblico.

“Ho debuttato – ha detto – a 25 anni, ho girato una cinquantina di film. Mi sono sempre mangiato tutti i soldi guadagnati”.

La bestemmia all’Isola dei Famosi: “Mi confortò Roberto Benigni”

Poi, dopo un periodo di alti e bassi, arrivò L’Isola dei Famosi, una vera opportunità di riscatto. Ceccherini ha ricordato quell’esperienza così: “Ebbi un momento difficile all’Isola dei Famosi, volevo vivere un’avventura sperduto nell’isolotto a pescare, la mia passione, anche se non mi ci vedevo lì. Avevo buone possibilità di vincere ma la vittoria non fa parte di me. Mi scappò la bestemmia che rovinò tutto e mi cacciarono”. E ancora: “Mi vergognai, ne dissi una non cento. Con me si amplifica e amplifica. Nessuno per strada mi ha detto che avevo fatto schifo. E’ una cosa nella natura dei toscani. Sai chi mi confortò? Roberto Benigni. Mi disse che con la bestemmia ero più vicino a Dio. Mica ce l’hai con l’Onnipotente. Dio non lo pigli in giro, lui lo sa che lo ami ugualmente”.

La dipendenza dall’alcol: “E’ come avere una bestia dentro”

Ceccherini ha parlato anche del suo vizio principale, quello dell’alcol, e dell’aiuto determinante della moglie Elena facendo una rivelazione: “Quando mi ubriacavo era impossibile tenermi. Lei mi picchiava e fermava la bestia dentro di me. Picchia oggi picchia domani, il colpo di fulmine lo ebbi una notte. Ora ha cambiato lavoro all’ospedale di Prato, ma all’epoca la vedevo al mattino che si preparava indossando la divisa, dietro c’era scritto misericordia. E mi sono detto: Dio è arrivato. Ho avvertito la sua presenza. Devi essere pronto ad agguantare l’aiuto”.

Ha concluso: “Sono passati otto anni. Dalla bestia non si guarisce, però riesco a tenerla legata. Ho bisogno quasi sempre della presenza di Elena. Sono stato in Africa sul set di Matteo Garrone e mi son fatto mettere WhatsApp per poter fare le videochiamate a Elena e Lucio perché non potevo portare il cane nel deserto”.

Lucio è il cane dell’attore toscano a cui è legatissimo: “L’amore che ho per lui batte tutti quelli che ho avuto, ci dormo insieme, anche Elena lo ama”.

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