Levante: “Non mi voglio più sposare, tra me e Pietro il legame più forte è nostra figlia Alma”

di Redazione


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Levante si racconta in un’intervista al Corriere della Sera. La cantante siciliana, che sul palco di Sanremo ha portato l’esperienza della gravidanza con il suo brano “Vivo“, parla della sua vita, della relazione con il compagno Pietro Palumbo e della nascita della figlia Alma Futura.

L’intervista a Levante

Parlando dalle pagine del Corriere con la giornalista Eliva Serra, la cantautrice Levante ha parlato di carriera, vita privata e famiglia. Un excursus che passa attraverso episodi significativi e anche dolorosi, come la perdita del padre quando aveva 9 anni. Claudia Lagona, questo il vero nome dell’artista, ha all’attivo cinque album, tre romanzi, un film (con cameo e colonna sonora), un bel numero di tour, due Festival di Sanremo e anche un X Factor come giudice.

Tutto questo ha trovato spazio nell’intervista. A cominciare dalla perdita del padre: “Avevo 9 anni e cominciai a scrivere testi pregni di dolore, tant’è che quando feci il provino da Teddy Reno, ad Ariccia, lui disse che erano veramente tristi per una ragazzina di 13 anni”.

“Me lo voglio ricordare con la pipa in bocca mentre mi prende in giro per le A che portavo a casa da scuola. La sua ossessione era il nostro rendimento scolastico, eravamo terrorizzati dal non essere abbastanza bravi. Questa cosa me la sono portata dietro e per camuffare il senso di inadeguatezza mi mostravo più dura e antipatica di quanto non fossi in realtà”.

Tra un racconto e l’altro, Levante spiega: “Se non fossi riuscita a fare la cantautrice sarei diventata designer di interni o architetta, non so, ma avrei trovato lo stesso la mia felicità. Non realizzare un sogno non può essere motivo di disperazione“. Quindi un rimando alla sua vita privata e al matrimonio del 2015 con il musicista Simone Cogo: “Ci siamo lasciati nel 2016, siamo stati insieme due annetti. Siamo ancora amici. È stato un matrimonio di grande passione, in chiesa, eravamo accecati d’amore”.

Ma, aggiunge: “Poi ho avuto paura: ”per sempre” mi spaventava… Però lui ha capito. Non mi voglio più sposare. Pietro, il mio compagno, lo sa: la nostra è la storia più lunga che ho avuto. E poi adesso c’è Alma: il legame più forte che potessimo creare. Lui è il genitore migliore. Ha una grande pazienza, è il più attento. Io non ho paura che Alma esplori casa, non le voglio trasmettere la mia ansia, la lascio libera. Lui la segue ovunque. Che madre indegna, eh…“, conclude Levante.

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