Le parole del conduttore Marco Columbro, ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio.
Ivana Spagna: “Dopo la morte di mia madre volevo farla finita, avevo organizzato ogni dettaglio”
Il successo negli anni Ottanta e Novanta, la musica, ma anche i momenti di crisi e il periodo buio dopo la morte della madre: Ivana Spagna si racconta a cuore aperto in una intensa intervista, passando in rassegna una lunga carriera.
L’intervista a Ivana Spagna
A metà degli anni Ottanta, dal palco del Festivalbar, fu proprio lei a lanciare il tormentone estivo di “Easy Lady”, diventando regina della italo-disco. E, ancora oggi, con il singolo “Crazy for the disco dance“, Ivana Spagna mantiene la sua corona. Tutto ebbe inizio, prima, con una gavetta “di quelle toste. Già a 18 anni suonavo con mio fratello Giorgio e con Larry, il mio fidanzato. Seconda tastierista e cantante. Vivevamo in un buco di casa, il tavolino con le cassette della frutta dipinte di nero e sopra la moquette rossa, l’armadio due assi inchiodate e un telo davanti, il letto due reti legate con lo spago. Ma ero felice”, racconta la cantante al Corriere della Sera.
Nel 1995, per la prima volta, Spagna scelse di cantare in italiano, sul palco del Festival di Sanremo, con “Gente come noi“: “Grazie a Pippo Baudo. Gli avevo presentato un brano, non gli piaceva, allora mi misi al piano e mi uscì quella canzone, arrangiata da Fio Zanotti. ”Ecco, è questa la Spagna che voglio”, esclamò Pippo”.
“Avevo un corvo nero sulla spalla”
Pochi anni dopo, Ivana Spagna si ritrovò ad affrontare un momento molto buio: “Dopo la morte di mia madre, nel ‘97, mi sono sforzata di concludere il tour. Prendevo troppe pastiglie, non dormivo. Mi chiusi in me stessa. Mi isolai. Avevo un corvo nero sulla spalla. Decisi di farla finita. Nella lucida follia ho pulito la casa, volevo andarmene lasciando tutto in ordine. Con calma fredda avevo organizzato ogni dettaglio“.
Qualcosa, però, le impedì di procedere con quel gesto estremo: “Stavo per farlo, la mia gattina mi è saltata in braccio miagolando. E mi sono risvegliata dall’incubo. Ho pianto per ore. Ma ero di nuovo io. In un attimo la mia vita è cambiata. Ho capito che avrei punito le persone che mi volevano bene, non era giusto”.
Tra presente e passato, l’intervista alla cantante si conclude con una riflessione su ciò che adesso è la sua vita: “Lavoro sempre, torno ora dalla Danimarca, a luglio sono strapiena di serate. Il periodo d’oro certo non torna più, ma quando sto sul palco sento che la gente mi vuole ancora bene. E ogni giorno è una grazia ricevuta dal cielo“.