Chiara Francini e la maternità: “Io e il mio compagno stiamo provando ad avere un figlio”

di Romina Ferrante


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Il suo commovente monologo sulla genitorialità, durante la quarta serata del Festival di Sanremo, aveva generato grande dibattito, scatenando discussioni su un argomento tutt’altro che semplice.

“A volte penso di essere una donna di me*da perché non so cucinare, non mi sono sposata e non ho avuto figli”, aveva dichiarato sul palco dell’Ariston con estrema onestà.

Una lettera aperta a un figlio non ancora nato con cui l’attrice ha voluto parlare di sè, ma anche di tutte quelle donne che un figlio non lo hanno mai avuto. Ora, a tre mesi di distanza da quel toccante monologo, Chiara Francini ha rivelato che lei e il suo compagno, l’ex calciatore di 46 anni Frederick Lundqvist, stanno provando ad avere un bambino.

“Ho 42 anni, ora ci voglio provare, ma prima non lo avrei mai fatto”

Ospite a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone, l’attrice ha confessato il suo desiderio di maternità e ha spiegato che, a 42 anni, si sente finalmente pronta per questo grande passo: “Il desiderio di un figlio c’è. Ci stiamo provando ad avere un figlio. Ho 42 anni, ora ci voglio provare, ma prima non l’avrei mai fatto. Non è giusto che veniamo giudicate se abbiamo una carriera ma non figli e se abbiamo figli e non vogliamo una carriera. Essere donna è complesso e un figlio non deve essere una condizione imposta. Se non dovesse arrivare pazienza, non lo sentirei come un fallimento. Sento che si vive una volta sola e vorrei provare questa emozione, ma sono felice anche così”.

“Non ho mai pensato alla maternità surrogata”

Nel corso dell’intervista Chiara Francini ha detto di non voler ricorrere alla maternità surrogata: “Vorrei provare con il mio corpo, con la Chiara che ho. Credo sia un momento di arricchimento, vedere come mi cambierà”.

E poi ancora immaginando il futuro rapporto con il figlio ha dichiarato: “Non credo nei genitori amici, ma vorrei essere amorosa. Non vorrei mai che mio figlio si trovasse impreparato alla vita. Un figlio è grande responsabilità e io sono molto seria. Sono colorata, ma sono profondamente seria e molto rigida. Ed è un atto che vedo come creativo, un salto al quale ti devi abbandonare. Lì c’è la misura della vita”.

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