Anna Magnani, biografia, carriera, curiosità

di Redazione


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Anna Magnani

Attrice e simbolo del cinema italiano, ha avuto il soprannome di “Nannarella“: insieme ad Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, infatti, ha rappresentato una delle personalità più importanti del cinema “made in Roma” nel XX secolo. Tante le sue interpretazioni famose. Si ricordano, in particolare, film come “Roma città aperta“, “Bellissima” e “La rosa tatuata“. Con quest’ultimo conquistò l’Oscar come migliore attrice protagonista.

Ha anche vinto due David di Donatello, cinque Nastri d’argento, un Globo d’oro, un Golden Globe, un BAFTA, due National Board of Review, un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d’argento a Berlino.

Biografia e carriera

Anna Magnani nasce a Roma il 7 marzo 1908. La madre, Marina Magnani è una sarta originaria di Fano: dopo averla data alla luce, la affida definitivamente alle cure della nonna materna, Giovanna Casadio. Non conosce mai il padre naturale: farà alcune ricerche da adulta, scoprendo così di avere in parte origini calabresi (il nome del padre è Pietro Del Duce).

Viene cresciuta dalla nonna, abitando in una casa insieme alle cinque zie: Dora, Maria, Rina, Olga e Italia. L’unica presenza maschile è quella dello zio, Romano. Rimane pochi mesi in un collegio di suore francesi. Intraprende lo studio del pianoforte (che poi abbandona) e si iscrive al Liceo Musicale Santa Cecilia, dove rimane per due anni. Si indirizza verso la recitazione.

È il gennaio del 1927 quando inizia a frequentare con Paolo Stoppa la scuola di arte drammatica “Eleonora Duse”, diretta da Silvio D’Amico. Uno degli insegnanti, Silvio D’Amico, ne comprende la forza espressiva dirompente e il carisma. Tra il 1929 e il 1932 Anna Magnani fa parte della compagnia Vergani-Cimara, diretta da Dario Niccodemi.

Nel 1932 lavora insieme a Paolo Stoppa nella compagnia di Antonio Gandusio, che la spinge a tentare la strada del cinema. Passa nel 1934 alla rivista e lavora, dal 1941, in una fortunata serie di spettacoli con Totò. Nel 1944 recita nella rivista Cantachiaro.

Il debutto al cinema e il successo di Anna Magnani

Debutta al cinema nel 1934, nel film “La cieca di Sorrento” di Nunzio Malasomma. In realtà nel 1928 è già apparsa in un ruolo marginale in “Scampolo” di Augusto Genina. Nel mese di ottobre del 1935 sposa il regista Goffredo Alessandrini, con cui gira nel 1936 “Cavalleria”. I due si separano nel 1940, divorziando solo nel 1972. Nel 1938 partecipa al film “La principessa Tarakanova”.

Dopo una serie di film in cui interpreta il ruolo di cameriera o cantante, si impone con le sue eccezionali doti drammatiche. Vittorio De Sica è il primo a offrirle la possibilità di costruire un personaggio non secondario: Loretta Prima, artista di varietà nel film “Teresa Venerdì” del 1941. Nell’ottobre del 1942 nasce il primo e unico figlio di Anna Magnani, frutto di una relazione con l’attore Massimo Serato: Luca. A causa della gravidanza, deve rinunciare al film di Luchino Visconti “Ossessione”.

Nello stesso anno recita in “Finalmente soli”. È impegnata anche nell’avanspettacolo di Totò e interpreta il ruolo di verduraia romana in “Campo de’ Fiori“, nel 1943.  Il 1945 è l’anno della fama mondiale. Anna Magnani vince il primo Nastro d’Argento, grazie a “Roma città aperta” di Roberto Rossellini (con cui instaura una relazione).

Il secondo Nastro d’Argento arriva nel 1947, insieme al premio come miglior attrice alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film “L’onorevole Angelina”, diretto da Luigi Zampa.

Arriviamo così al 1948, anno in cui interpreta il suo ultimo film con Rossellini, prima della rottura della relazione: “L’amore”, che le vale il terzo Nastro d’Argento. Gira nel 1949 “Vulcano“, diretta da William Dieterle, mentre nel 1951 è protagonista di “Bellissima” di Luchino Visconti. Veste quindi i panni di Anita Garibaldi nel 1952, per il film “Camicie rosse”. Nello stesso anno recita in “La carrozza d’oro”, primo film europeo girato in technicolor. È se stessa nel 1952, diretta da Luchino Visconti, nel quinto episodio di “Siamo donne”.

Il Premio Oscar

Arriva così il 21 marzo del 1956, una data fatidica: Anna Magnani è la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere l’Oscar come migliore attrice protagonista, e la prima in assoluto madrelingua non inglese, per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film “La rosa tatuata” (1955). Per lo stesso ruolo, vince anche un BAFTA quale attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.

Un altro riconoscimento internazionale, migliore attrice al Festival di Berlino, arriva nel 1958 per “Selvaggio è il vento”. Per lo stesso film vince anche il suo primo David di Donatello come migliore attrice.

Il secondo David arriva nel 1959, per “Nella città l’inferno” di Renato Castellani. Nel 1960 torna a Hollywood per l’ultima volta, per recitare accanto a Marlon Brando e Joanne Woodward nel film “Pelle di serpente”. Sempre nello stesso anno rifiuta il ruolo di protagonista in “La ciociara“, perché si considera troppo matura per quel personaggio. Sfumato il progetto, nello stesso anno affianca Totò e Ben Gazzara nella commedia “Risate di gioia” di Mario Monicelli.

Nel 1962 è protagonista di “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini e, l’anno seguente, si reca in Francia per recitare nella commedia “La pila della Peppa” di Claude Autant-Lara.

Dopo essere apparsa nel 1965 in “La Famiglia”, uno degli episodi di “Made in Italy” di Nanni Loy, partecipa al suo ultimo film americano, girato in Italia: “Il segreto di Santa Vittoria”. Nel 1965 torna a recitare in teatro con “La lupa” di Giovanni Verga, per la regia di Franco Zeffirelli, e nel 1966 con “Medea” di Jean Anouilh, diretta da Gian Carlo Menotti.

Anna Magnani in televisione

Non sono mancate, per Anna Magnani, esperienze nel mondo televisivo. Nel 1971 si cimenta in un ciclo di tre mini-film, “Tre donne”, con la regia di Alfredo Giannetti. Giannetti la dirige anche in una quarta pellicola, “Correva l’anno di grazia 1870”. Di questi quattro film, i primi tre vengono trasmessi sul Programma Nazionale (l’odierna Rai1) in prima serata tra il 26 settembre e il 10 ottobre del 1971.

Il quarto,” Correva l’anno di grazia 1870″, è invece inizialmente destinato al circuito cinematografico e solo successivamente viene trasmesso in tv, sull’attuale Rai 2) con il titolo “1870”.

L’ultimo film e la morte

L’ultima apparizione cinematografica di Anna Magnani è datata 1972: la vuole fortemente Federico Fellini, per un cameo nel film “Roma”. Muore il 28 settembre del 1973, all’età di 65 anni, alla clinica Mater Dei di Roma, stroncata da un tumore al pancreas. La assistono fino all’ultimo il figlio Luca e Roberto Rossellini. Le sue spoglie riposano nel piccolo cimitero di San Felice Circeo, nei pressi della sua villa. Tra le sue citazioni più famose, quella che recita: “Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.”

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