Piercing all’ombelico, cosa sapere prima di farlo

Piercing all’ombelico, cosa sapere prima di farlo? Ecco qualche indicazione per avere un quadro completo su questo piercing, conosciuto anche come piercing navel, tipicamente femminile, sensuale e molto amato dalle ragazze più giovani.

  1. Come si fa il piercing all’ombelico? Solitamente si fora la parte superiore dell’ombelico con un ago cavo, inserendo una barretta a “banana” a cui si fissano due palline o il gioiello che più si preferisce. Anche se si tratta di un piccolo foro ed avviene senza anestesia, è bene sapere che si tratta di una pratica invasiva per la nostra pelle e per il nostro corpo.
  2. Dove è meglio andare a fare il piercing? Per tutti i tipi di piercing è fondamentale rivolgersi a piercer professionisti che rispettino norme igienico-sanitarie così da evitare infezioni o malattie gravi. Devi assicurarti che il piercer si lavi le mani prima di iniziare, indossi guanti sterili, utilizzi strumenti usa e getta o sterilizzati di volta in volta e un ago nuovo per ogni persona.
  3. Come medicare il piercing all’ombelico? È molto importante controllare spesso il buco durante la lunga fase di cicatrizzazione (può durare diversi mesi, di solito tra i 3 e gli 8) e seguire accuratamente la fase di medicazione. Tieni il piercing pulito lavando la zona intorno con sapone antibatterico una o due volte al giorno: puoi versare direttamente acqua e sapone sull’ombelico, senza rischiare di infettare il buco con le mani e di sentire dolore nel muovere il piercing.
  4. Quali precauzioni devo avere per far cicatrizzare il buco? Durante la fase di guarigione non usare acqua ossigenata e alcool, non idratare con creme e unguenti che inibiscono la fase di cicatrizzazione. Come per tutti i buchi, è meglio non togliere mai il piercing fino alla completa guarigione, puoi cambiare solo le palline lasciando inserita la barretta nel foro. Infine, evita bagni troppo caldi e nuotate in piscine clorate fino a che il piercing non sarà guarito.
  5. Quali rischi si corrono? Quali infezioni e disturbi gravi? Se non rispetti la pulizia e le norme igienico-sanitarie, il rischio di infezioni è all’ordine del giorno: le più gravi sono epatite B e C, tetano, Hiv, granuloma e fibroma, mentre quelle serie ma più facilmente curabili sono rigetto del piercing e infiammazioni pruriginose spesso dovute al nichel. Per evitare rigetto e irritazioni da metallo si consiglia di scegliere gioielli in acciaio chirurgico, oro o titanio.
  6. Il piercing all’ombelico è doloroso? Il dolore è un elemento estremamente soggettivo quindi difficile da quantificare e generalizzare: per alcuni sembra solo un fastidio da pizzicotto, per altri il dolore è molto forte soprattutto nella fase di cicatrizzazione. Si consiglia in generale di prestare attenzione alla zona ombelicale per le prime settimane, usando vestiti morbidi e non fascianti ed evitando di dormire a pancia in giù. Inoltre, se hai il piercing all’ombelico in gravidanza, tieni presente che la pelle molto tirata del pancione potrebbe darti qualche seccatura, per questo conviene rivolgersi al ginecologo per trovare una soluzione alternativa con tipi di piercing più confortevoli adatti alla gestazione.