Uomo mangia il polpo vivo e muore soffocato

di Redazione


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Una notizia tragica arriva dalla Corea del Sud, dove un uomo di 82 anni è morto soffocato dopo con un piatto di san-nakji, un tipo di polpo ancora in vita che viene servito come delizia locale.

Il Tragico Incidente

L’uomo anziano è deceduto dopo aver mangiato il san-nakji e aver subito un conseguente arresto cardiaco lunedì scorso, 23 ottobre, nella città meridionale di Gwangju, come riportato dal Korea Herald. Nonostante i tentativi di rianimazione, il paziente è stato dichiarato morto presso un ospedale locale.

Le autorità coreane sostengono che le vie aeree dell’anziano siano state bloccate da uno dei tentacoli mentre mangiava il “polpo vivo” e che questo abbia poi causato l’arresto cardiaco.

Il “San-Nakji”

Il “san-nakji” è un piatto che consiste in un polpo ancora in vita, condito con sale e olio di sesamo. È considerato una delle prelibatezze più note in Corea del Sud. Ha guadagnato notorietà a livello mondiale grazie a una scena iconica nel film Oldboy del 2004, in cui il personaggio interpretato da Choi Min-sik consuma un polpo vivo in un sushi bar.

Incidenti Precedenti

Purtroppo, questo non è il primo caso di decesso legato al consumo di polpo vivo. Tra il 2007 e il 2012, tre persone sono morte per soffocamento dopo averlo mangiato. Nel 2013, altre due persone sono decedute in circostanze simili, e nel 2019 un uomo di oltre 70 anni ha subito la stessa sorte. Il “san-nakji” è stato descritto come uno dei cibi più pericolosi al mondo, insieme a piatti come il pesce palla velenoso e le rane toro.

Il Mistero del “San-Nakji”

Nonostante il nome del piatto traduca in “polpo vivo,” in realtà l’animale viene ucciso prima di essere servito. I suoi tentacoli vengono tagliati in piccole porzioni. Tuttavia, il polpo viene servito immediatamente dopo il taglio, mentre i nervi delle sue ventose sono ancora attivi. Ciò fa sì che il polpo appaia “vivo” mentre continua a muoversi sul piatto, creando una strana e spesso disturbante esperienza culinaria.

Il Caso dell'”Omicidio del Polpo”

Nel 2012, in quello che è stato soprannominato l'”omicidio del polpo,” un uomo sudcoreano è stato condannato all’ergastolo dopo aver attribuito la morte della sua fidanzata a un incidente legato al san-nakji. Tuttavia, l’uomo è stato assolto dalla Corte Suprema l’anno successivo per mancanza di prove.

Foto da DepositPhotos.

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