È morta a Roma Franca Bettoja, attrice e moglie di Ugo Tognazzi. Notoria per i suoi ruoli nel cinema e per il suo elegante guardaroba, aveva 88 anni.
Parto da incubo per una donna, il bimbo muore decapitato: le accuse ai medici
Una terribile tragedia si è consumata nella sala parto dell’Ospedale Southern Regional Medical Center di Riverdale, in Georgia. Una giovane neo-mamma di 20 anni, Jessica Ross, ha perso il suo bambino durante un difficile parto cesareo. Ma non è tutto: stando alle accuse, il piccolo sarebbe stato decapitato dai medici, che avrebbero poi cercato di insabbiare l’accaduto.
Complicazioni e tragedia durante il parto cesareo
La sera del 9 luglio Jessica si trovava in ospedale insieme al fidanzato Treveon Taylor per dare alla luce il loro primogenito. Durante il travaglio si è però verificata una complicazione: le spalle del bambino sono rimaste bloccate nel canale vaginale, una condizione nota come “distocia delle spalle”. Nonostante i tentativi e le spinte della madre per 3 lunghe ore, il neonato non riusciva a venire alla luce. A quel punto è stato disposto il trasferimento d’urgenza in sala operatoria per un parto cesareo. Ed è qui che si sarebbe consumata la tragedia.
Neonato decapitato per “eccessiva forza” dei medici?
Secondo quanto dichiarato dai legali dei genitori, l’ostetrico avrebbe usato “un’eccessiva forza sulla testa e sul collo del bambino”, provocandone la decapitazione. Inoltre, le infermiere presenti non avrebbero rispettato le corrette procedure in caso di distocia della spalla. Ciò che è ancor più sconvolgente è che, sempre stando all’accusa, i medici avrebbero tentato di insabbiare l’accaduto.
Tentativo di insabbiamento da parte dell’ospedale?
Anziché informare subito i genitori, avrebbero cercato di convincerli a far cremare il corpicino, così da cancellare le prove. Inoltre, sarebbe stato impedito loro di vedere e toccare il neonato: è stato mostrato solo attraverso uno specchio, con la testa appoggiata sul corpo per nascondere la decapitazione. “Vogliamo solo giustizia per nostro figlio. I medici ci hanno mentito e non ci hanno permesso di tenerlo tra le braccia” ha dichiarato tra le lacrime il padre durante la conferenza stampa convocata ieri dai legali.
Le indagini, cosa è la distocia?
L’autopsia ha poi confermato la morte per “frattura e dislocazione della colonna vertebrale cervicale”: il bambino è deceduto per decapitazione durante il parto. Ora i medici dell’ospedale sono indagati per omicidio. La distocia della spalla è una complicazione che si verifica nell’1% dei parti vaginali. Se non riconosciuta e trattata tempestivamente con apposite manovre ostetriche, può portare a gravi danni al feto. Ma ciò che è successo al Southern Regional Medical Center sembra andare ben oltre un caso di malasanità.