Omicidio Sharon Verzeni, movimenti bancari sotto la lente degli investigatori

di Redazione


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Proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, quasi un mese fa. Gli investigatori stanno concentrando gli sforzi nell’ambiente delle relazioni personali della vittima, cercando di individuare chi possa aver commesso l’atroce delitto. Il fidanzato della donna, Sergio Ruocco, è stato ascoltato a lungo in qualità di testimone, ma oggi non è previsto un suo nuovo interrogatorio. Intanto, altre persone verranno ascoltate in caserma, con l’obiettivo di raccogliere dettagli che potrebbero rivelarsi cruciali per le indagini.

Analisi delle telecamere e identificazione di sospetti

Un elemento chiave nelle indagini è rappresentato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona in cui è avvenuto il delitto. I carabinieri, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, hanno scremato le immagini registrate la notte dell’omicidio, individuando una decina di persone presenti nell’area. Tra queste, particolare attenzione è rivolta a un uomo in bicicletta che è stato ripreso mentre passava in via Castegnate, dove Sharon è stata uccisa con quattro coltellate. Gli investigatori stanno cercando di identificarlo, nella speranza che possa fornire informazioni rilevanti.

Sharon Verzeni

Movimenti bancari sotto la lente

Oltre alle testimonianze e alle immagini video, gli inquirenti stanno analizzando anche il conto corrente di Sharon Verzeni. Sono emersi dei versamenti a Scientology, organizzazione che la vittima aveva iniziato a frequentare dopo aver trovato lavoro in un bar gestito da membri del movimento. Sebbene le somme non siano particolarmente rilevanti, questo aspetto è stato preso in considerazione nelle indagini, soprattutto alla luce di voci su possibili attriti tra Sharon e il fidanzato. Tuttavia, va sottolineato che Sergio Ruocco non è indagato.

Il ritorno al lavoro di Sergio Ruocco

Nel frattempo, Sergio Ruocco è tornato al lavoro questa mattina presso la fabbrica di Seriate dove è impiegato come idraulico. L’uomo, che dal giorno del delitto è ospite della famiglia della compagna, ha dichiarato ieri di essere convinto che Sharon sia stata uccisa da una persona che lei non conosceva. La sua convinzione e il suo ritorno alla routine lavorativa sono avvenimenti che non passano inosservati, considerando la complessità e la delicatezza del caso.

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