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Il Governo stanzia 3 milioni per combattere il Granchio blu: perché lo chiamano il “killer del mare”?
Con il decreto legge Omnibus, il governo ha stanziato 2,9 milioni di euro per combattere il granchio blu. In particolare, questi fondi sono destinati ai consorzi e alle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura e allo smaltimento della specie che ha invaso le zone di acqua dolce e salmastra di diverse regioni.
“Al fine di contenere il fenomeno della diffusione della specie e di impedire l’aggravamento dei danni inferti all’economia del settore ittico, a decorrere dal primo agosto 2023 – scrive l’esecutivo nella bozza del provvedimento – è autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento”. Al riguardo, spetterà al Ministero dell’Agricoltura il compito di individuare le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari e le modalità di presentazione delle domande.
L’argomento è di grande attualità e ha messo in allerta anche le associazioni di categoria. I granchi blu provengono dalle coste atlantiche occidentali e sono un pericolo per l’ecosistema dei nostri mari, da quando sono arrivati nel Mediterraneo.
Perché è pericoloso?
Andrea Bartoli, vicepresidente e referente pesca Confcooperative Fedagripesca Toscana, ha spiegato che questa specie è “priva di predatori in natura” e che “divora tutto quello che trova”. I granchi blu, ha aggiunto, “sono molto aggressivi e mangiano tutto quello che trovano. I pesci d’allevamento rischiano di essere decimati in poco tempo, ma è a forte rischio anche tutta la costa. Stanno devastando un habitat in cui non sono nati, perché non sono tipici del Mediterraneo, ma dentro al quale sono proliferati”. Sarebbero particolarmente ghiotti di orate, anguille e spigole di allevamento, ma anche cozze, vongole e crostacei.
Da problema ad opportunità
“Se c’è consumo e commercio c’è una filiera che si attiva naturalmente” ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “I granchi blu sono una grande risorsa, sulla base ad esempio di un mercato potenziale molto interessante come quello degli Stati Uniti e della Cina, che utilizzano questo animale in maniera massiva“.
Lollobrigida ha anche spiegato che “il granchio blu, tra le sue proprietà, ha una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l’organismo umano. Queste proprietà possono diventare un elemento di promozione molto rilevante”.
“Mancando un predatore nei nostri mari – ha concluso il ministro – bisogna che sia l’uomo ad assumersi la responsabilità di intervenire. E ritengo che i pescatori, da buoni ambientalisti quali sono, possano farlo in maniera puntuale”.
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