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Affittano una casa su Airbnb, poi la scoperta: “Siamo stati spiati con telecamere nascoste”
Vacanze da dimenticare per Kaylee Gates e Christian Capraro. Dopo essere arrivati nell’alloggio Airbnb che avevano prenotato per due giorni, si sono accorti che i rilevatori di fumo nascondevano delle telecamere.
La vicenda
I fatti risalgono all’agosto del 2022, ma adesso la causa intentata contro il proprietario dell’alloggio è arrivata in tribunale. Kaylee e Christian avevano deciso di passare due giorni nel Maryland: dopo un lungo viaggio in auto, sono arrivati a destinazione, convinti di trovare tutta la privacy di cui avevano bisogno. A un certo punto, però, si sono accorti che diversi rilevatori di fumo sparsi per la casa celavano delle telecamere. Subito hanno chiamato la polizia.
“Dopo essersi sistemati, i querelanti hanno deciso di fare una doccia“, si legge nelle carte del processo. I due hanno fatto sesso e “sono poi tornati nella stanza, dove si sono sdraiati sul letto, hanno messo su un film e hanno iniziato a rilassarsi (…). Il signor Capraro, che installa rilevatori di fumo per lavoro, ha notato in quel momento un rilevatore al centro del soffitto e un altro nell’angolo della stanza”.
Gates e Capraro hanno controllato meglio i rilevatori della camera e ne hanno trovato uno anche in bagno. La donna è “andata in iperventilazione, evidentemente in stato di shock“. Kayelee ha detto di aver provato “imbarazzo, umiliazione e perdita di dignità“: “Ho sicuramente pianto molto quando l’ho scoperto, mi sento tremare tutta solo a parlarne”. A riportare la vicenda è la stampa statunitense: Fox5 D.C. ha spiegato che, dopo essersi accertati della presenza delle microcamere, i due hanno lasciato la stanza, cercando un altra sistemazione.
L’avvocato della coppia ha spiegato: “Quando l’invasione della privacy avviene attraverso una telecamera nascosta che registra momenti privati, la vita della vittima non è più la stessa. Nessuna somma di denaro può ripristinare la privacy che è stata violata (…) Una volta fatta quella registrazione, è impossibile sapere a chi (l’host, ndr) l’ha inviata, se è stata condivisa, se sia stata diffusa sul web e questa è una delle più grandi paure dei miei clienti”.
“Penso che quello che è successo ai nostri clienti sia la punta dell’iceberg per quanto riguarda le telecamere nascoste in Airbnb e altri affitti a breve termine”, ha detto anche il legale. Kaylee Gates e Christian Capraro hanno chiesto 75mila euro di risarcimento. Il proprietario si è da subito dichiarato estraneo ai fatti, negando le accuse e affermando che sarebbero stati i due a mettere le telecamere.