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Carolina del Sud: vietato l’aborto dopo 6 settimane di gravidanza

La Carolina del Sud (USA) ha adottato una legge che vieta l’interruzione della gravidanza dopo sei settimane dal concepimento. Questa misura restrittiva ha l’obiettivo di limitare drasticamente l’accesso all’aborto nello Stato del sud-est americano. I repubblicani, che hanno promosso questa legge, avevano tentato più volte di farla approvare nella Camera alta, composta principalmente da uomini. Tuttavia, erano stati fermati dalle sole cinque donne senatrici, di cui tre repubblicane che si sono schierate contro il loro partito.

Il dibattito e le critiche alle restrizioni sull’aborto

Durante i dibattiti, la senatrice repubblicana Sandy Senn ha accusato i suoi colleghi maschi di “schiaffeggiare simbolicamente le donne sollevando ripetutamente la questione dell’aborto”. Nonostante le critiche e le resistenze, i senatori contrari all’aborto sono riusciti a raccogliere i voti necessari per far passare questa legge restrittiva. Tuttavia, le restrizioni sull’aborto a sei settimane di gravidanza avranno conseguenze significative sull’accesso all’aborto, poiché molte donne potrebbero non essere ancora consapevoli della loro gravidanza a questo stadio iniziale.

Il ruolo del governatore nella firma della legge

Prima che la legge diventi effettiva, deve essere firmata dal governatore repubblicano Henry McMaster. McMaster ha manifestato apertamente il suo sostegno alla legge e ha dichiarato su Twitter: “Non vedo l’ora di firmare questo testo per farlo diventare legge il prima possibile”. Secondo il governatore, questa misura garantirà la protezione di “più vite innocenti”.