Carne sintetica, tutto quello che devi sapere

di Gaetano Ferraro


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Di carne sintetica, ovvero carne riprodotta in laboratorio senza la necessità di abbattere animali, se ne parla sempre più spesso, una materia su cui anche il Governo italiano adesso è chiamato a regolamentare dopo aver detto basta alla produzione e alla commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici in Italia. Un dibattito che si fa sempre più intenso quello sulla carne artificiale, che mette in contrapposizione chi è favorevole al suo utilizzo e chi, invece, ritiene che sarebbe sbagliato renderla disponibile sul mercato.

La carne sintetica, cos’è e come e fatta?

Tutti si chiedono come è fatta la carne artificiale o sintetica, se fa male mangiarla o se, invece, non cambia nulla per la salute umana. Per capire meglio e per poter dare dei giudizi sui potenziali pericoli o benefici dell’uso di questo nuovo modo di produzione di carne, è necessario capire il principio che sta alla base della sua creazione anche perché in un futuro prossimo potrebbe davvero entrare nelle nostre dispense. A creare la carne in visto è stata la tecnologia dell”ingegneria tissutale; si tratta di quel ramo della medicina che si occupa di rigenerare e riparare i tessuti. La carne viene “coltivata” in laboratorio, usando cellule staminali di un animale vivente o cellule staminali prese da embrioni animali. Al momento la sperimentazione è riuscita su cellule di mucche, maiali, tacchini, polli, anatre e pesci. Quindi al momento è possibile creare carne artificiale da questi animali senza essere necessario ucciderli o pescarli. Le cellule staminali vengono quindo coltivate e vengono fatte riprodurre dopo un processo di differenziazione, poi, grazie a un complesso meccanismo chimico, si uniscono in fibre muscolari.

Quanto costa la carne fatta in modo artificiale?

Aldilà del fatto se fa bene o male mangiarla, il costo della carne sintetica al momento non sembrerebbe essere così conveniente anche se nel corso di questi anni il prezzo sta lentamente scendendo. Costa molto il processo di produzione. Good Food Institute (GFI), che rappresenta l’industria delle proteine alternative, ha stabilito che superando una serie di ostacoli tecnici ed economici si potrebbe abbassare il prezzo di produzione della carne sintetica di 4mila volte in una manciata di anni, passando dai 10 mila dollari per poco meno di mezzo chilo attuale a 2,50 dollari per la stessa quantità nel 2030. Il costo quindi è in deciso decremento, un fatto che lascia presagire che la carne in vitro potrebbe soppiantare quella prodotta da animali in vita.

Fa male mangiare la carne in vitro?

Questo il dubbio più grande, dopo il costo. Fa male mangiare la carne prodotta in modo artificiale? Secondo Rachel Mazac, Ricercatrice dell’Università di Helsinki, esperta del tema, la carne artificiale deve ancora ricevere il benestare dell’Europa  e della  Novel Food Regulation. Al momento non si sa se possa far male mangiarla o meno visto che si tratta del frutto di una tecnologia relativamente nuova.

I benefici dell’uso della carne sintetica, quali sono? 

Secondo molti esperti però la carne sintetica potrebbe dare l’opportunità di controllare la composizione della carne e renderla più salutare visto che per produrla non servono ormoni o antibiotici come quelli usati oggi sugli animali che poi vengono abbattuti. Si possono controllare le quantità di grassi che potrebbero essere sostituiti anche con omega-3. Nella carne fatta dall’uomo si potrebbero anche aggiungere vitamine e altri principi nutritivi. C’è poi anche una questione etica: la carne in vitro consentirà di uccidere meno animali e di pescare meno pesci dai nostri mari che sono al momento in forte sofferenza per la grande quantità di pescato ogni anno. Insomma, il dibattito sulla carne sintetica è ancora aperto. C’è ancora qualche anno per capirci meglio. 

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