Samantha Migliore, morta a 35 anni dopo un trattamento al seno in casa

di Manuela Zanni


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Sono sempre più frequenti i casi in cui gli interventi chirurgici che dovrebbero avere un valore di mero miglioramento estetico, finiscono per procurare, invece, danni gravi e permanenti fino, addirittura, a causare  la morte come nel caso di Samantha, la donna di 35 anni che si era sottoposta ad un intervento per aumentare la taglia del seno che, però, le è costato la vita.

Samantha muore dopo un trattamento estetico in casa

Il desiderio di aumentare la taglia del seno è costato caro a Samantha, talmente caro da perdere la vita. E’ morta per essersi sottoposta ad un trattamento estetico in casa attuato da una estetista non si sa se e quanto qualificata che è scappata quando si è accorta della gravità della situazione.

Il marito racconta cosa è successo a Samantha

L’estetista è scappata mentre cercavo di salvare la vita a mia moglie” ha detto l’uomo che ha sposato la 35enne un mese fa e ha aggiunto  “Samantha lascia cinque figli, mi prenderò cura di loro“.

Chi era Samantha Migliore

Samantha Migliore, 35enne di Maranello nel Modenese, lascia cinque figli e il marito con il quale si era sposata solo un mese fa. A spiegare quanto accaduto alle telecamere di “Pomeriggio Cinque” è stato proprio Antonio, il marito di Samantha che racconta di essere stato contrario da subito a quel trattamento: “Lei mi ha tranquillizzato, ma poi ho sentito che stava male e – aggiunge – in poco tempo non riusciva più a bere e a parlare“.

La dinamica dell’incidente

Antonio  ha raccontato che la moglie e la presunta estetista erano in camera da letto e Samantha si sarebbe sentita male subito dopo l’anestesia. “L’estetista ha portato con sé una busta con una lattina trasparente, dentro mi sembrava ci fosse del silicone
, riferisce Antonio che poi spiega di essere corso subito dalla moglie per assisterla mentre, con una scusa, la presunta estetista si è allontanata: “Quando sono arrivati gli operatori del 118, però, pare che Samantha avesse già perso conoscenza. Il personale sanitario ha tentato di rianimarla per circa un’ora, ma la 35enne è morta subito dopo l’arrivo all’ospedale di Baggiovara”.
La 35enne lascia cinque figli avuti da precedenti relazioni. “I due maggiori hanno visto con i loro occhi la tragedia – racconta Antonio che promette – adesso mi prenderò cura io di loro: l’ho promesso a Samantha” ha concluso l’uomo.

 

Pamela Andress, l’estetista indagata per la morte di Samantha

E’ Pamela Andress l’estetista  indagata per la morte di Samantha Migliore dopo l’intervento al seno. Alla Andress sono contestati reati molto pesanti: la donna è infatti indagata per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.

Pamela Andress, la 50enne trans brasiliana che giovedì avrebbe praticato un trattamento al seno, in casa, a Samantha Migliore, la donna di 35 anni di Maranello (Modena) poi morta in seguito all’iniezione si è costituita ieri mattina ai carabinieri di Cento (Ferrara)  «Quando me ne sono andata, era ancora viva. Ho capito quello che era successo e che mi stavano cercando solo il giorno dopo, e non riuscivo a credere a una cosa così terribile», avrebbe detto Pamela alle forze dell’ordine che la interrogavano.

Quali sono i rischi e le potenziali complicanze di un intervento al seno?

Come in qualsiasi intervento chirurgico, anche la mastoplastica additiva e la ricostruzione del seno possono comportare dei rischi e potranno insorgere complicanze. Si tratta di rischi legati all’anestesia, rischi di asimmetria, dislocazione dell’impianto, aumentata cicatrizzazione, disturbi di sensibilità, contrattura capsulare, infezione, perdita dell’integrità del guscio. Queste complicanze possono rendere necessaria una nuova operazione o la rimozione della protesi con o senza sostituzione. Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali prima di un intervento al seno è  sempre fondamentale  parlare con  il proprio medico dei possibili rischi e risultati dell’impianto di una protesi. I chirurghi hanno il dovere di illustrare i rischi dell’intervento al seno e rispondere alle domande dei pazienti.

Rapporto tra protesi mammarie e tumore della mammella

In ampi studi pubblicati ad oggi è stato valutato che le donne con protesi mammarie non sono soggette a maggiori rischi di tumore della mammella rispetto alle donne che non hanno tali protesi. I rapporti delle agenzie di regolamentazione e letteratura medica hanno mostrato un‘associazione tra protesi mammarie e sviluppo di ALCL, da cui deriva il termine BIA-ALCL o linfoma anaplastico a grandi cellule associato a impianti mammari. Ciò significa che le donne con protesi mammarie possono avere un lieve aumento del rischio di sviluppare l‘ALCL. Esistono diverse stime del rischio di sviluppare BIA-ALCL. La stragrande maggioranza dei casi in letteratura riguarda pazienti con anamnesi di utilizzo di impianti testurizzati.

Protesi: gravidanza e allattamento

La gravidanza è una chiara controindicazione alla chirurgia del seno. La chirurgia del seno durante l’allattamento è sconsigliata: occorre interrompere l’allattamento oppure programmare l’intervento dopo il periodo di allattamento. Le protesi mammarie non dovrebbero influire sulla futura capacità di allattare al seno. Ciononostante è importante informare il chirurgo dei  propri progetti in una fase precoce in modo che lui/lei possa pianificare l’intervento di conseguenza, poiché ciò potrebbe influire sul posizionamento delle protesi. Spesso è consigliabile eseguire un intervento di aumento del seno solo dopo la gravidanza dal momento che questa può influire in maniera  permanente sulla forma del seno.

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