Mastoplastica additiva seno, l’intervento più richiesto dalle donne

di francesca


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La mastoplastica additiva è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti dalle donne di tutto il mondo. Oggi, grazie alle protesi di ultima generazione, alle procedure chirurgiche più rispettose dei tessuti e alle tecniche anestesiologiche avanzate è possibile creare un risultato estetico di grande effetto. La mastoplastica additiva non si limita all’ingrandimento del seno, ma lo modella, lo rende proporzionato, lo rassoda e ringiovanisce.

Quando si richiede l’intervento


  • Seno troppo piccolo

  • Dopo una gravidanza e allattamento, se il seno ha perso volume

  • Le mammelle sono diverse l’una dall’altra (assimmetria mammaria)

  • Volume e forma dei seni si sono alterati in seguito ad un dimagrimento

In genere viene richiesto dalle pazienti più giovani per aumentare un seno poco sviluppato, e dalle pazienti di età più avanzata per ripristinare volume e forma.

Scegliere le protesi giuste
Per un seno su misura dovranno essere tenute in considerazioni una serie di fattori. Partendo dalla caratteristiche anatomiche (ampiezza del torace, consistenza del tessuto mammario, forma del seno, spessore cutaneo) e considerando le aspettative della paziente si determinerà la protesi più adeguata e la relativa tecnica chirurgica.

L’obiettivo della mastoplastica additiva è donare plasticità, forma e volume al seno, attraverso l’inserimento di una protesi mammaria di ultima generazione, in gel di silicone, materiale sicuro e dalla consistenza molto naturale. Gli impianti mammari sono disponibili in una vasta gamma di forme, misure e materiali, inoltre possono essere posizionate in diverse sedi e attraverso alcuni tipi di incisione. La differenza principale sta nella caratteristica del loro profilo, che può essere “basso” oppure “alto”.

La forma della protesi può essere quindi di due tipi: rotonda oppure anatomica, di forma ovoidale, molto simile al seno naturale. Con la protesi mammaria anatomica si evita l’eccessivo riempimento della parte superiore della mammella. Ovviamente la scelta fra i due modelli viene discussa durante la visita preoperatoria.

Costi
Il costo medio totale della mastoplastica additiva oscilla tra 4.500,00 e 7.000,00 €.

Prima dell’intervento
Nel corso del colloquio preliminare, il chirurgo discute con la paziente per capire quali sono i suoi obiettivi, le aspettative, la taglia e la forma del seno che desidera ottenere, quindi vengono illustrati i diversi percorsi chirurgici possibili. In particolare si sceglie il tipo di protesi mammaria, la localizzazione delle incisioni, la sede delle protesi. La visita specialistica consiste nell’analizzare il seno e la qualità della pelle. In seguito, dopo aver misurato dettagliatamente il seno e il torace, saranno selezionate il tipo di protesi e la tecnica d’intervento più adatta. Prima dell’intervento, la paziente deve firmare un consenso informato dove vengono descritte tutte le informazioni relative all’intervento: modalità, tecnica utilizzata, anestesia, convalescenza, rischi e possibili complicanze.

Durata intervento
L’intervento di mastoplastica additiva, con le moderne tecniche di chirurgia plastica, ha una durata contenuta tra i 60 e i 90 minuti circa, in day hospital. Tendenzialmente senza uso di drenaggi, che però sono soggetti a valutazione del chirurgo plastico. L’utilizzo dei drenaggi, seppur fastidioso nell’immediato, consente di prevenire e scongiurare diverse complicanze post operatorie.

Intervento
Per inserire la protesi nella sede prestabilita in visita, il chirurgo plastico deve incidere la pelle. Le incisioni comunemente praticate possono essere localizzate in una di queste 3 zone:


  • sotto il seno (inserimento attraverso il solco sottomammario)

  • attorno al capezzolo, in genere nel semiperimetro inferiore (inserimento periareolare)

  • sotto l’ascella (inserimento trans-ascellare)

Tra le diverse vie d’accesso per l’inserimento della protesi quella più efficace dal punto di vista estetico è senz’altro quella periareolare. Oltre il 95 % delle pazienti che sottoponiamo alla mastoplastica additiva decide per questo posizionamento e il grado di soddisfazione è alto. Inoltre l’incisione periareolare offre a chirurgo una buona esposizione del campo operatorio e un accesso centrale e diretto alla tasca mammaria. Ciò permette un miglior controllo della qualità chirurgica e della emostasi. Dopo aver inciso la cute, il chirurgo inserisce nel tessuto un particolare strumento chirurgico per allestire una sorta di tasca che conterrà poi la protesi. Le sedi generalmente preposte per accogliere gli impianti mammari sono tre:


  • sede retroghiandolare (sopra il muscolo pettorale e sotto la ghiandola)

  • sede sottomuscolare (dietro il muscolo pettorale)

  • sede parzialmente retromuscolare (dietro il muscolo solo nella porzione superiore della protesi)

La scelta del tipo di incisione e del posizionamento degli impianti mammari è dettata dall’interazione di alcuni fattori, come: la dimensione e la forma delle protesi, l’anatomia della paziente, la qualità e lo spessore del tessuto cutaneo e la futura posizione delle cicatrici in zone possibilmente poco visibili.

Effetti post-operatori
Nel corso dell’intervento i tessuti del seno vengono fortemente sollecitati, quindi è normale che si possano notare lividi e gonfiori e la parte sia dolente dopo la chirurgia. Per preservare la zona dagli urti e dai movimenti bruschi e per favorire una corretta normalizzazione e cicatrizzazione del seno, si dovrà indossare un particolare corsetto, o reggiseno contenitivo.

Il dolore e il fastidio che si possono provare sono facilmente sedati con i normali farmaci antidolorifici che il chirurgo prescrive all’atto della dimissione. Per un certo periodo, anche una volta eliminate le medicazioni, è bene indossare un reggiseno elasticizzato come quelli sportivi, che offrono un fermo sostegno.

Nel periodo post operatorio vanno evitati gli sforzi, il sollevamento di materiali pesanti e tutte e attività che comportano il movimento delle braccia, perché potrebbero creare delle complicanze come gonfiore e rallentamento della guarigione.

In genere, si può tornare al lavoro entro una settimana dall’intervento, se l’occupazione quotidiana non comporta fatica fisica, e ogni attività può essere ripresa gradualmente nell’arco di poche settimane. Temporaneamente può manifestarsi una riduzione nella sensibilità dei capezzoli, che torna in genere alla normalità una volta completato il processo di guarigione. Di norma le cicatrici della mastoplastica additiva sono sottili e poco visibili, uno degli obiettivi del chirurgo plastico è proprio quello di allestire incisioni e suture che rendano la futura cicatrice il meno visibile possibile.

Rischi
I rischi specifici della mastoplastica additiva sono i seguenti:


  • Difetti delle protesi mammarie

  • Contrattura capsulare (chiamato più comunemente “incapsulamento della protesi”): in pratica si forma un sottile strato di tessuto entro il primo mese dall’intervento.

  • Infezioni: le infezioni post operatorie possono essere trattate con antibiotici sistemici o antisettici locali.

  • Patologie della mammella: Non c’è nessun rapporto tra le protesi mammarie e il rischio di cancro. Mondialmente sono state effettuate diverse ricerche cliniche ed statistiche ed in nessun caso si è verificato un aumentato rischio di tumore in donne portatrici di protesi. Nelle donne portatrici di protesi mammarie, sono frequentemente richiesti esami ecografici e possono essere necessari studi supplementari di risonanza magnetica.


Risultato finale
Il risultato di una mastoplastica additiva è duraturo (è consigliato di sostituire le protesi ogni 10-15 anni) ma non eterno, infatti, con il tempo l’aspetto del seno può modificarsi, ci può essere un abbassamento che si risolverà con una mastopessi (risollevamento del seno). Per la complessità d’intervento è decisamente saggio affidarsi ad un chirurgo plastico professionista.

Informazioni utili
http://www.mastoplasticaadditiva.com/

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