Unicef, Italia in “blu” per il trentennale della ratifica della Convenzione ONU

di Manuela Zanni


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La Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia (Convention on the Rights of the Child) fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia.

Tutti i paesi del mondo (ad oggi aderiscono alla Convenzione 194 Stati), ad eccezione degli Stati Uniti, hanno ratificato questa Convenzione. La Convenzione è stata ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. L’ultimo paese ad aver ratificato la convenzione è stato la Somalia. La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant’anni di difesa dei diritti dei bambini ed è composta da 54 articoli.

“La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo. L’Italia l’ha ratificata con la legge n. 176 del 27 maggio 1991, da allora sono stati fatti numerosi passi in avanti attraverso l’attuazione di politiche e leggi a favore dei bambini nel nostro paese” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia – “Ma c’è ancora tanto da fare per dare piena attuazione alla Convenzione e rendere i diritti dei bambini e degli adolescenti realtà. Il COVID-19, inoltre, ha acuito le disuguaglianze socioeconomiche nel nostro paese. Affinché l’impatto della pandemia non rischi di cancellare i progressi compiuti è necessario ricostruire meglio“.

La campagna “Lunga vita ai diritti” dell’UNICEF Italia ha  coinvolto i volontari dei Comitati locali, e numerosi partner, uniti per far si che questa ricorrenza non sia solo una celebrazione, ma un importante momento di riflessione.

 

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