Tutto quello che c’è da sapere sul fruttarianesimo: cos’è e cosa comporta

di Claudia Scorza


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C’è chi è onnivoro, chi mangia solo verdura, chi non consuma prodotti derivati dagli animali e chi si nutre di sola frutta. Quante abitudini alimentari esistono? Oggi vogliamo parlarvi del fruttarianesimo: cos’è e cosa comporta. Sareste pronte a vivere di sola frutta?

Il fruttarianesimo è la scelta di nutrirsi esclusivamente di frutta fresca e secca e si basa sull’idea che i frutti siano il cibo elettivo per l’uomo e che le piante non devono essere in alcun modo sfruttate o danneggiate dagli esseri umani per nutrirsi, poiché le piante sono esseri viventi al pari degli animali.

Chi pratica il fruttarismo, quindi, esclude dalla propria alimentazione anche le verdure e i cereali e, nei casi più radicali, i fruttariani consumano solo frutti polposi, maturi e con semi, cibandosi di frutta caduta spontaneamente dall’albero.

Ci sono varie tipologie di fruttarianesimo e, in linea generale, si può dire che i fruttariani possono scegliere tra sette tipologie di frutta, quali frutti acidi come agrumi, ananas e kiwi, frutti a bassa componente acida come ciliegie, more, pere e fichi, frutti dolci come banane, uva e meloni, noccioline come noci, mandorle, anacardi e pistacchi, semi come girasole, sesamo e zucca, frutta secca come datteri, fichi e prugne, frutti oleosi come avocado, olive e noci di cocco.

Secondo alcune teorie sarebbe meglio non mischiare le tipologie di frutta e mangiare un frutto alla volta, facendo trascorrere circa 45 minuti dall’assunzione del frutto precedente.

Dal punto di vista della salute, la frutta aiuta a mantenere inalterati e in buona salute i livelli di glucosio nel sangue, consentendo al pancreas di lavorare in modo corretto. Il consumo di frutta è anche un ottimo toccasana per mantenere un peso costante, controllando i valori di colesterolo e pressione. Inoltre, la frutta, essendo ricca di fibre, aiuta a mantenere il corretto funzionamento dell’intestino.

È importante però sapere che mangiare solo frutta crea uno squilibrio nutrizionale nel nostro organismo, che non è in grado di sintetizzare tutto lo zucchero presente nella frutta se non viene associato a vitamine del gruppo B, minerali e altre sostanze nutritive importanti. Inoltre, la frutta in commercio nella grande distribuzione non sempre possiede i valori nutrizionali necessari a soddisfare le esigenze del nostro organismo, oltre a non possedere un grande sapore e ad essere ricca di pesticidi.

Ancora oggi sono molti i dibattiti sui benefici e gli svantaggi del fruttarianesimo e di solito è una pratica consigliata solo per brevi periodi per chi vuole seguire una dieta disintossicante e purificante dell’organismo.

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