Gaslighting, cos’è e come difendersi dalla manipolazione mentale

di Danila


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Avete mai sentito parlare di gaslighting? Probabilmente no, oppure non con questo termine; in realtà si tratta di un fenomeno molto diffuso che riguarda un tipo di violenza psicologia che può avere delle ripercussioni importanti su chi ne è vittima. Dunque cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e come difendersi dalla manipolazione mentale, anche detta gaslighting.

È un fenomeno che succede molto spesso tra uomo donna, all’interno di una coppia, ma può verificarsi anche in un contesto di lavoro; l’obiettivo di questa pratica, una sorta di violenza psicologica, è quello rendere l’altro totalmente dipendente, facendogli perdere fiducia in se stesso e nelle proprie sensazioni e spingendolo a mettere persino in dubbio ciò che ha parvenza di evidenza.
È una strategia semplice da mettere in atto, anche se crudele, e tende facilmente a condizionare la persona che ne diventa vittima. Un esempio classico è quello dell’uomo, o della donna, che tradendo il proprio compagno, porta l’altro che ha già qualche sospetto a pensare di vedere cose soltanto immaginate. Insomma, è un modo “furbo” di prendere il controllo della situazione e uscire a testa alta da situazioni in cui il gaslighter è evidentemente in difetto.

A lungo andare la vittima di violenza psicologica tende a sentirsi persa, smarrita e sul filo del crollo, specialmente se viene continuamente sottoposta a veri e propri lavaggi del cervello che possono riguardare diversi aspetti della vita quotidiana. Il persecutore, in questo caso, potrebbe persino far credere alla propria vittima di essere inaffidabile, colpevole di qualcosa, ma potrebbe anche convincerla semplicemente di essere brutta, grassa e inadeguata, accrescendo le sue insicurezze personali. Spesso il gaslighter è un soggetto violento e geloso, che cerca di esercitare questa pressione psicologica sulla propria compagna per non perderla e, nei casi più gravi, questo tipo di atteggiamento può portare ad ansia, attacchi di panico e depressione.

Come difendersi dalla manipolazione psicologica

Se si è vittime di manipolazione psicologica bisogna cercare di reagire, ma soprattutto circondarsi di persone che ci possano aiutare, che ci facciano vedere il risvolto della medaglia prima di toccare il fondo e diventare succubi della situazione. Bisogna chiedere aiuto ad un esperto e possibilmente allontanarsi, seppur controvoglia, dalla persona che è causa di questo tipo di violenza psicologica. Mai isolarsi, perché fondamentalmente è quello che vuol il persecutore! Al contrario, bisogna tenersi vicini gli amici ed è necessario ritagliarsi degli spazi proprio, nonostante tutto. Il primo passo è capire che c’è un problema e confidarsi con qualcuno che possa aiutarci o cercare aiuto per noi.

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