Ciuccio o pollice per i bambini? Il pediatra ci parla di igiene e consolazione per capire come comportarsi

di francesca


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La consolazione: Il succhiotto (ciuccio). Il pollice.

E’ giusto dare il succhiotto al bambino oppure no? La risposta è: Può essere giusto e può essere sbagliato! Vediamo come affrontare il problema e soprattutto come spiegare perché una stessa cosa può essere giusta ed anche sbagliata.

Il modo giusto di dare il succhiotto al bambino

Il riflesso della suzione è certamente uno dei più importanti riflessi automatici del neonato. Alla sua presenza è legata la possibilità di alimentarsi e quindi della possibilità di sopravvivenza e della crescita. L’atto della suzione (il succhiare), consentendogli di soddisfare la sgradevole sensazione della fame, dà al bambino un senso di tranquillità e di sicurezza; di conseguenza gli procura una sensazione piacevole.

Ogni bambino, durante la giornata, ha bisogno di esercitare l’atto della suzione per un certo periodo di tempo, variabile da bambino a bambino. Molti riescono a soddisfare il loro bisogno di suzione col tempo che dedicano alla loro alimentazione. Più frequentemente quelli allattati al seno, perché le poppate durano più a lungo e spesso, richiedono un maggior sforzo di suzione. Altri (e più facilmente quelli allattati artificialmente) non riescono a soddisfare questo loro bisogno di suzione per la brevità è la “comodità” della poppata (10-15 minuti). Questi bimbi, più degli altri, hanno ancora voglia, diciamo meglio hanno ancora bisogno, di succhiare.

A questo punto, ogni soluzione va bene. Se non gli viene offerto il succhiotto, il bambino ripiegherà sulla suzione del pollice o di qualche altro dito, o dell’angolo della federa o del lenzuolino o del bavaglino o di qualche appendice di un pupazzetto ecc. ecc. Una volta fatta una scelta il bambino continuerà con quella. Dare il succhiotto a questi bambini è giusto, ma, a mio personale giudizio, è ancora più giusto (ed anche naturale) che succhino il pollice. Non c’è immagine più dolce e più poetica di vedere un bambino che succhia il suo pollice.

Tra l’altro è anche indice di una precoce capacità di autogestione dei propri comportamenti. Io chiedo sempre alle mie mamme se hanno notato che il neonato tende a portare spontaneamente il pollice verso la bocca, significa che è in grado di autoconsolarsi.

Il modo sbagliato di dare il succhiotto (ciuccio)

Offrire il succhiotto è sbagliato quando  lo si usa per tacitare il bambino che con il suo comportamento, ed in genere usa il pianto, cerca di esprimere un suo fabbisogno non soddisfatto. E’ molto più comodo ficcargli il succhiotto in bocca piuttosto che porsi il problema del perchè piange e per quale motivo cerca con il pianto di attirare l’attenzione della mamma. Ma non è il modo migliore per occuparsi del proprio bambino (che non dimentichiamo è totalmente dipendente dalla sua mamma).

Usare il succhiotto per non impegnarsi a capire che cosa vuol dirci il nostro bambino, significa commettere un errore che verrà a galla dopo qualche tempo. Infatti, non risolvendo il suo fabbisogno, dopo un po’ il succhiotto non sarà più sufficiente e bisognerà intingerlo nello zucchero e poi nel miele, in un’escalation di piccole cattive abitudini che vedrà comparire il biberon di camomilla prima di dormire e poi il biberon di latte, sempre prima di dormire, per finire con il bambino che va a dormire nel letto dei genitori.

Il mio bimbo ha scelto il succhiotto!

Se la scelta tuttavia è il succhiotto, è opportuno osservare qualche precauzione sotto l’aspetto igienico, ma senza esagerare. Il comportamento più igienico consiste nel ricorrere alla immersione in soluzioni antisettiche o addirittura alla bollitura. Ma mi chiedo: è proprio necessario ricorrere a metodi così rigorosi? Nelle normali tappe dello sviluppo e della crescita del bambino è prevista anche la acquisizione della immunità, cioè dalle capacità di difendersi dai comuni germi. Ed il metodo migliore per acquisirla è venire a contatto con questi germi. Consiglierei quindi di non esagerare.

Il mio bimbo ha scelto il pollice!

Ed io sono più contento. Perché è un atto naturale del bimbo e quindi non si pone il problema se è sbagliato o giusto darlo come per il succhiotto. Il bimbo decide da solo quando usarlo e non gli adulti! In genere nell’arco della giornata il bambino succhia per più tempo il ciuccio rispetto al pollice (perché il pollice lo usa solamente quando ne sente il bisogno).

Meglio il succhiotto o il pollice?

Sul piano della consolazione per il bambino non c’è nessuna differenza. Per i genitori è opportuno ricordare che di notte il pollice non si perde nel lettino, e che non esiste il pericolo, anzi il “dramma”, di dimenticarlo a casa.

E vero che il succhiotto ed il pollice deformano l’arcata dentale?

E’ vero: il succhiotto, specialmente se viene dato pressoché ininterrottamente, giorno e notte, deforma temporaneamente l’allineamento dei denti, per cui la linea di chiusura interdentale, fra i denti di sopra e i denti di sotto non è più orizzontale ma assume un aspetto triangolare con il vertice a livello degli incisivi superiori. Il pollice porta in avanti i denti superiori (gli incisivi.) E’ però altrettanto vero che, quando vengono abbandonati, la posizione dei denti ritorna alla normalità nel giro di poco tempo. Circa la possibilità di interferenza di entrambi  sul corretto sviluppo dei denti permanenti, esistono forti dubbi. Di certo si sa che se succhiotto o pollice si lasciano prima dei 4 anni non si verifica nessuna influenza sull’allineamento dei denti permanenti. Cito il famoso pediatra Americano T. Berry Brazelton che a questo proposito dice quanto segue. “In uno studio condotto da dentisti del Children’s Hospital di Boston su bambini con l’abitudine di usare il succhiotto o anche di succhiarsi il pollice e su bambini che invece non  hanno preso ne l’uno ne l’altro, è stata riscontrata poca differenza nei due gruppi in merito alla necessità di applicazione successiva di apparecchio per i denti“. Infatti nella maggior parte dei casi è la spinta della lingua a deformare i denti dell’arcata superiore. La reale causa di malformazioni della arcata dentaria che richiedono la applicazione di importanti apparecchiature correttive dei denti sembra essere di origine genetica e quindi non dovuta a succhiotti o pollici vari. Certamente, i bambini che continuano a succhiare anche dopo i cinque o sei anni diventano più a rischio.

Basta con il succhiotto ed il pollice! Ormai sei grande!

Tuttavia, sull’onda della convinzione che succhiotto e pollice a lungo andare rovinano i denti, un bel giorno, i genitori si svegliano al mattino e decidono che “ormai sei grande e quindi è venuta l’ora di abbandonare il ciuccio o il pollice!“. Questo è uno di tanti ingiustificati atti di insensibilità che vengono perpetrati per il “bene” dei bambini. E’ una delle purtroppo abituali intrusioni violente che gli adulti fanno nelle loro vita. E spesso chi fa questo tipo di ragionamento e di intervento è proprio quella madre che ha dato al suo bambino nel modo non giusto il succhiotto. Inizia così un periodo tormentato della vita del bambino e del rapporto genitori e bambino. Pieno di bugie dei genitori “è venuto un uomo nero che lo ha portato via, è passato un cagnolino che lo ha mangiato oppure è andato perduto, e via dicendo” secondo la varia capacità di mentire degli adulti! Perché raccontare al proprio bambino delle bugie? E’ un comportamento poco etico e poco amorevole! Ancora peggio per quanto riguarda la suzione del pollice (sostanzialmente più temuto), compaiono infatti le crudeltà: mettere sul dito sostanze amare, cerotti, scotch, guantini ecc.

Quali le conseguenze?

Il succhiotto ed il pollice sono per il bambino fonte di sicurezza, serenità, benessere e piacere. Eliminarli con autorità, può portare a grossi squilibri psicologici ed emozionali. Infatti il bambino privato del l’oggetto della sua consolazione, spesso non riesce più ad autogestirsi, gli risulta difficile addormentarsi, si gira e rigira nel lettino in una specie di lotta, spesso rabbiosa con se stesso; durante il giorno può essere più irritato o più triste, talvolta può presentare momenti di regressione. Mi chiedo se i genitori non si inteneriscono e non riflettono quando vedono la gioia immensa e la recuperata serenità del loro bambino quando ritrova il ciuccio.

Normalmente, verso i due ed i tre anni, il bambino smette il succhiotto (più tardi il pollice), spontaneamente, abbandonandolo gradualmente, in genere ricorrendovi solo per addormentarsi. E se questo bambino persiste nell’uso del ciuccio oltre i 4 anni, i genitori, piuttosto che rimproveralo o castigarlo, dovrebbero fare un esame di coscienza per chiedersi se hanno saputo costruire intorno al proprio bambino un ambiente adatto per serenità, tranquillità ed amore e non, invece, una situazione nevrotica carica solo di tensione ed ansia. Mi piacerebbe terminare questo argomento citando ancora il famoso pediatra americano T. Berry Brazelton che a proposito del succhiotto/pollice dice “Io preferisco vedere in tutto ciò la manifestazione di una capacita di gestire il proprio benessere e non di un’abitudine poco igienica o di cui vergognarsi”.

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