Regole e consigli per gestire ed educare un bambino oppositivo

di Claudia Scorza


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Quante di voi hanno mai sentito parlare di bambino oppositivo? Per chi non lo sapesse, si parla di bambino oppositivo quando si riscontrano degli atteggiamenti di sfida o aggressivi, spesso difficili da gestire per gli adulti; ciò è da distinguersi da una patologia specifica, il disturbo oppositivo-provocatorio (DOP), che necessita di una precisa diagnosi medica.

Ma come gestire al meglio un bambino che manifesta un comportamento oppositivo sia a casa che a scuola? Scopriamo insieme regole e consigli per gestire ed educare un bambino oppositivo in modo efficace e sereno.

Per prima cosa è importante valorizzare il bambino quando si comporta bene, poiché il rinforzo positivo risulta essere molto più potente della punizione. La sanzione che arriva dall’adulto viene spesso vissuta dal bambino oppositivo in malo modo, inserendolo in un circolo vizioso negativo che si trasforma ben presto in una prova di forza tra il bambino e l’adulto.

La punizione rinforzerebbe la sensazione del bimbo di essere sbagliato e che tutti ce l’abbiano con lui, aumentando le difese e la voglia di dimostrare di essere più forte. Per rompere questo circolo è importante provare ad adottare un approccio empatico basato sull’autorevolezza, cercando di essere gentili ma fermi.

È inoltre molto importante lodare il bambino oppositivo quando fa bene e chiedergli di svolgere piccoli compiti per migliorare la sua autostima. Frasi e parole positive che valorizzano il suo operato compensano tutti i giudizi negativi che il bambino oppositivo riceve da adulti e coetanei, andando così a riequilibrare la sua debole autostima. Per fare ciò potete anche assegnargli semplici compiti da portare a termine, per fargli scoprire che è bello e piacevole essere obbedienti nelle piccole cose e che non serve sempre opporsi alle richieste degli adulti.

Inoltre trascorrere tempo di qualità con lui consente al bimbo oppositivo di sentire che l’adulto lo ama anche se spesso si comporta male. Condividere momenti speciali e focalizzati sulla relazione per stare bene insieme mostra al bambino che teniamo a lui a prescindere dai suoi comportamenti, aiutandolo a sentirsi meno sbagliato e a rivedere l’immagine negativa che ha di se stesso.

Un altro aspetto da considerare nell’educazione di un bambino oppositivo è di considerare e correggere solo gli atteggiamenti oppositivi più gravi, provando a soprassedere su quelli più lievi. In questo modo il bambino non si sentirà costantemente e ripetutamente in difetto e il meccanismo di sfida potrà essere smorzato più facilmente. È molto importante, tra genitori, decidere quali sono i comportamenti accettabili e quali intollerabili per seguire una linea educativa comune.

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