Come insegnare la matematica ai bambini con il metodo Singapore

di Carmela Giglio


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Gli studenti di Singapore sono bravissimi in matematica e questo grazie al cosiddetto Singapore Math Method. Già moltissime scuole all’estero hanno da qualche tempo adottato questo metodo di insegnamento della matematica: solo negli Stati Uniti si contano più di 600 scuole che lo hanno provato con successo, ma non si esclude che possa essere adottato anche in Italia!

In pratica, il metodo Singapore per insegnare la matematica abbandona l’insegnamento classico basato sui calcoli, sul procedimento e sulla memorizzazione, per lasciare il posto ad altre tecniche di risoluzioni dei problemi. Dunque, in libro di matematica che applica il metodo Singapore non ci sono definizioni, teoremi e dimostrazioni, ma soprattutto situazioni e tecniche di ragionamento pratiche, così come metodi veloci e intuitivi per risolverle.

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In particolare, secondo il metodo asiatico il “problem solving”, ovvero l’insieme delle tecniche di risoluzione di problemi, deve essere al centro dell’insegnamento e dell’apprendimento della matematica nelle scuole per bambini. In questo contesto, il problem solving e il ragionamento di gruppo in classe diventa la premessa giusta per introdurre concetti matematici semplici in un processo che viene strutturato in tre fasi: concreta, pittorica ed astratta.

La fase concreta, che si impara già dalla primaria o scuola dell’infanzia, si basa su un’esperienza manipolativa, con oggetti concreti. La fase pittorica, invece, utilizza delle rappresentazioni grafiche degli oggetti e delle operazioni: i bambini imparano a trasferire la loro comprensione delle operazioni mediante oggetti concreti come un’immagine mentale, un diagramma o un disegno che esprime la stessa nozione.

Solo nella fase astratta si passano ad usare le cifre e i simboli matematici, come quello di moltiplicazione. Tuttavia la fase astratta non viene introdotta fino a quando le fasi precedenti non sono ben comprese. Inoltre, in questa fase non ci sono formule da imparare a memoria, ma problemi a cui trovare delle soluzioni.

In pratica, l’idea di base del “metodo made in Asia” per la matematica è quella di utilizzare una rappresentazione simbolica del concetto matematico. Il modello grafico cui il metodo Singapore ricorre più di frequente è il “bar modelling” (modello della barra), insegnato sin dal primo anno di scuola. Una volta che il problema è stato tradotto nella sua rappresentazione grafica, la soluzione sembra poi essere semplice e logica, perché la rappresentazione grafica del problema è essa stessa la sua risoluzione. Non stupisce quindi che i bambini asiatici imparino prima le moltiplicazioni o che il metodo Singapore si applichi anche per insegnare l’algebra!

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