Ariaterapia, la nuova cura per i bambini funziona davvero!

di Cinzia Rampino


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Quante volte sento queste frasi: <<nei primi mesi di vita non fate uscire i bambini>> , <<c’è vento non uscire che gli viene male all’orecchio>>, oppure <<finchè non ha più raffreddore e tosse non lo faccio uscire>>. Vediamo verità e falsi miti su questa faccenda!

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Durante i primi mesi di vita i bambini devono uscire?

Se la mamma sta bene è sempre meglio far uscire il bambino tutti i giorni e con qualsiasi tempo, nelle ore calde d’inverno e nelle ore più fresche d’estate. In alcuni casi, anzi spesso, il bambino che sta a casa protesta, è noioso o piange e quando viene portato a fare una passeggiata, miracolosamente, si calma e dorme. Anche quando il bambino ha delle coliche queste possono risolversi con una passeggiata o un giro in auto. Indubbiamente è meglio farlo uscire che tenerlo a casa dove tanta gente viene a trovarlo ed è irresistibilmente attratta dal bambino per cui lo tocca e lo sbaciucchia. Facendo così non solo alcuni bambini rimangono innervositi e agitati ma sono a maggior rischio di ammalarsi.

Anche nei primi mesi di vita, nonostante l’eventuale allattamento al seno protegga maggiormente il neonato da eventuali infezioni, il bambino si può ammalare e un banale raffreddore può mettere in crisi sia lui che l’intera famiglia: nei primi mesi di vita il bimbo ammalato mangia meno e, spesso, non dorme bene. Non solo. Tanti virus che nei bambini più grandi causano solo lievi sintomi di raffreddore o tosse, nei primi mesi di vita possono provocare una brutta bronchite, chiamata bronchiolite, che richiede spesso un ricovero in quanto il bambino non riesce a respirare bene e “affanna” (frequenza respiratoria superiore a 40-50 atti respiratori al minuto).

Il vento e non mettere il berrettino (che la maggior parte dei bambini mal sopporta) possono causare il mal d’orecchio?

So che molti non mi crederanno ma non è così. Il male alle orecchie dipende principalmente da un’otite media acuta per cui l’orecchio si infiamma a seguito di un’infezione delle alte vie respiratorie e non perché il bambino non ha tenuto il berettino.

I bambini possono uscire prima anche con il freddo e nel periodo dell’influenza?

I bambini possono e debbono uscire anche con la neve e con il freddo pungente. I bambini, all’aria aperta, corrono molto meno rischi infettivi di quando si trovano in locali chiusi, ma non solo: se hanno un po’ di tosse e raffreddore guariscono prima.

Con l’arrivo delle temperature fredde, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, i bambini hanno minori possibilità di essere esposti alle infezioni di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati. Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, più in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalità di trasmissione delle malattie infettive.

AGGIUNGO I BAMBINI CHE PRATICANO SPORT ALL’ARIA APERTA, CON PIOGGIA, FREDDO E VENTO SI AMMALANO MOLTO MENO DI COLORO CHE STANNO A CASA.

Unico avvertimento? Copriteli “a strati (a cipolla)” per evitare che prendano freddo ma anche che sudino eccessivamente favorendo così eventuali infezioni.

Concludendo: L’ARIATERAPIA FUNZIONA PIU’ DELLA MEDICINA TRADIZIONALE E DELLE MEDICINE ALTERNATIVE (A PARTIRE DALLA OMEOPATIA)!

Per saperne di più visita il blog del Dott. Ferrando

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