Rose Villain vittima di deepfake, le foto di lei nuda sono false: “è comunque violenza”

di Manuela Zanni


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Rose Viillain ha denunciato sui social di aver trovato delle immagini di nudo create dall’intelligenza artificiale. L’ultimo caso mostra come il deepfake sia diventato uno strumento per umiliare e screditare le donne.

Il fenomeno del “deepfake”

Non siamo più padroni del nostro corpo. Chiunque usando l’intelligenza artificiale ha il potere di farci fare ciò che gli pare senza il nostro consenso usando un sempilce click. Per i misogini contemporanei la tecnologia deepfake è diventata la nuova arma “invisibile”.

Rose Villain vittima del deepfake

Anche Rose Villain è stata vittima di questo pessimo uso dell’Intelligenza artificiale. L’artista ha pubblicato una storia su Instagram: “Stanno girando foto di me nuda che ovviamente sono dei fake. La cosa mi mette un grande disagio e mi fa sentire violata”.

Altre artiste “violate” dall’intelligenza artificiale

Prima di lei Taylor Swift, Emma Watson, Michelle Obama, Scarlett Johansson. La lista è lunga. L’accanimento verso donne di potere non stupisce, al di là delle singole fantasie, il deepfake è diventato uno strumento, usato anche per colpire politiche, attiviste, intellettuali, artiste, per screditarle, intimidirle, e umiliarle. E se prima serviva la coercizione fisica, ora basta la tecnologia.

“Siamo tutti replicabili”

Il meccanismo è semplice, se quel corpo non può essere violato fisicamente allora si crea una copia. Non importa se non è l’originale, basta che svolga la sua funzione: essere piegato al desiderio maschile. L’ultimo stadio della strumentalizzazione del corpo femminile che alimenta un’industria perversa, basata sulla violazione del consenso.

Anni di battaglie annullati con un click

Basta un click per inceppare il sistema e minare anni e anni di battaglie contro la disparità di genere. Tutto ruota intorno al corpo. Lo stesso che veniva rivendicato sopra gli striscioni dei cortei per le strade. “Il corpo è nostro” urlavamo negli anni ’70. Ora non possiamo più dirlo.

I rischi dell’intelligenza artificiale

Senza nulla togliere all’importanza del progresso che nell’intelligenza artificiale mostra di aver compiuto passi da gigante, va ammesso che il progresso porti in sé dei lati oscuri. L’intelligenza artificiale, infatti, ha reso tutto più semplice, troppo semplice. I software sono in grado di generare in tempi brevi e in assenza di qualsiasi competenza specifica, immagini false che sembrano vere. Basta la fotografia di un volto per realizzare in appena mezz’ora un video porno di un minuto.

Rose Villain
Rose Villain

Le perverzioni diventano realtà

Spesso la tecnologia diventa il lasciapassare per fantasie estreme, gli utenti non si limitano al rapporto sessuale, ma legano, urinano, picchiano virtualmente le protagoniste di quelle perversioni. E infatti sui siti porno deefake compaiono in testa le categorie “degradazione”, “pianto” e “strupro”.

Numeri allarmanti

Sono software creati per uomini che vogliono distruggere le donne, non è un caso che le app non siano in grado di generare nudi maschili convincenti. E infatti le analisi hanno rilevato che il 98% dei video deepfake online sono pornografici e che il 99% delle vittime sono donne. 

Non solo donne

Anche filmati di abusi su minori, stupri e tonnellate di immagini di donne nude e sessualizzate. D’altronde una delle prime immagini di ARPANET, il predecessore di internet, e poi del world wilde web è statala foto della modella Lena Forsen nuda pubblicata su Playboy.

La nostra opinione

Per porre un freno al dilagare di questo fenomeno ci uniamo al coro di chi chiede l’ attribuzione di maggiore responsabilità per i danni dei deepfake. Occorrono leggi specifiche che diano linee guida anche alle aziende tech produttrici dei software in modo da limitare la libertà degli utenti di realizzare le proprie fantasie. Per ottenere ciò non bisogna mai abituarsi alle violenze e alle molestie sessuali anche se “virtuali”, onde evitare che si trasformino in realtà.

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