Caso Giletti e Non è L’Arena, La 7 cancella anche lo speciale di Mentana: cosa succede?

di Gaetano Ferraro


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La speciale del Tg di La7 sul caso Giletti e Non è L’Arena è stato cancellato, un altro copo di scena arriva in diretta tv: Giletti e Mentana rinunciano dopo consultazione con la Procura di Firenze.

Che cosa ha portato alla cancellazione dello speciale di La7 su “Non è l’Arena”?

Il direttore del telegiornale della settima rete, Enrico Mentana, ha deciso di non trasmettere lo speciale di La7 sulla vicenda che ha portato alla sospensione della trasmissione “Non è l’Arena“, in seguito alla richiesta di Massimo Giletti. Il conduttore è stato sentito nei giorni scorsi dalla Procura di Firenze in merito a una presunta foto risalente agli anni ’90, che ritrae Silvio Berlusconi, il generale dei carabinieri Francesco Delfino e Giuseppe Graviano.

Perché Massimo Giletti ha deciso di non partecipare allo speciale?

Giletti, in un video pubblicato dal tg di La7, ha spiegato che ci sono vicende che non si possono risolvere in uno studio televisivo e che devono essere affrontate nei luoghi deputati, come gli uffici di un’azienda, per evitare di finire in tribunale. Il conduttore di “Non è l’Arena” inoltre aggiunto di non poter partecipare allo speciale per rispetto ai magistrati coinvolti nell’indagine e per rispetto a se stesso. Anche Enrico Mentana ha poi confermato la decisione di rinviare lo speciale, concordando che le indagini in corso potrebbero consentire una testimonianza televisiva adeguata in futuro.

Cosa ha dichiarato Giletti riguardo alla vicenda durante la trasmissione di Rtl 102.5?

Nel frattempo, Giletti ha parlato della vicenda anche durante una trasmissione di Rtl 102.5, sottolineando la difficoltà di fare un certo tipo di televisione in Italia e promettendo di dire la sua quando sarà il momento giusto. Ha ringraziato i suoi sostenitori e ribadito l’importanza del suo lavoro, citando intercettazioni in cui viene chiesto di “chiudere Giletti”. “L’importante è avere la coscienza a posto – ha detto -, poi la verità verrà fuori. Ho un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni, e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio. Devo dire grazie alle centinaia di persone che continuano a mandarmi messaggi di sostegno, non per me ma per tutto il gruppo di lavoro”.

I presunti dissapori tra Giletti e Cairo

Sul caso prova a far chiarezza il magazine Gente, che ha fornito tre diverse ipotesi sulla chiusura del talk più chiacchierato d’Italia. E ci si interroga parecchio sul gossip investigativo che riferisce di rivelazioni bomba pronte a essere messe in pubblica piazza in puntata e su cui ora la magistratura è dovuta intervenire. Alla base di queste ipotesi, ovviamente, c’è un rapporto sempre più teso tra Cairo e Giletti. Costi elevati e bassi ascolti potrebbero essere i fattori determinanti del dissapore, ma anche il corteggiamento serrato della Rai al conduttore piemontese. Sul settimanale, infatti, si legge: “I dissapori tra Giletti e Cairo potrebbero anche essere stati causati dai presunti contatti tra il conduttore e la Rai, non confermati dalle parti ma ritenuti in linea con il rinnovamento dei palinsesti che il centrodestra vorrebbe per la prossima stagione”.

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