Dottoresse non signorine, cartello di protesta a Napoli

di Alice Marchese


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“In questi ambulatori non esistono signorine. Firmato: le dottoresse”.
Dottoresse, non signorine. Un cartello all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, Azienda sanitaria Napoli 2 Nord. Semplice e d’effetto, una vera e propria protesta che ha scatenato innumerevoli dibattiti sui social.

“Dottoresse non signorine”

Cortesia e perentorietà racchiusi in una frase. Dottoresse e non signorine, è il messaggio di protesta lanciato dal nosocomio.
Il termine signorina è sempre stato attribuito alle donne nubili e non ha niente a che vedere con la carriera di medico. Ma a volte un medico donna, quando non è «dottoressa» diventa in alcuni casi «la signorina».

E quando viene ripetuto il «signorina» di turno, all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, Azienda sanitaria Napoli 2 Nord, un gruppo di medici già da qualche settimana ha deciso di comune accordo di stampare e incollare al muro un cartello cortese ma perentorio: «In questi ambulatori non esistono signorine. Firmato: le dottoresse». E inevitabilmente il cartello, finito sui social, è stato oggetto di discussione, condivisione e dibattito.

Testimonianza di una battaglia

Non sappiamo come sia stato accolto dall’utenza il cartello: è possibile che a usare quel sostantivo femminile fossero soprattutto persone anziane. Tuttavia ci si evolve in tutto, anche nel modo di porsi.

E a testimonianza che la battaglia per un linguaggio inclusivo non è di oggi ma soprattutto è condivisa in provincia di Napoli così come nel capoluogo campano, si può portare come esempio una recente circolare dell’Asl Napoli 1 Centro per promuovere «requisiti linguistici paritari minimi per un uso non discriminante dei generi nel linguaggio amministrativo scritto».

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