Aprire un’azienda agricola: finanziamenti e agevolazioni

di francesca


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Cosa serve per aprire un agriturismo?

Un agriturismo è l’attività di un imprenditore agricolo che offre ai turisti, nei propri fondi, vitto e alloggio, utilizzando prodotti propri e organizzando talvolta attività ricreative o culturali.

L’articolo 2 della legge quadro sull’agriturismo 730/1985 definisce l’agriturismo come “ogni attività di ricezione e ospitalità esercitata dagli imprenditori agricoli […] attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarità rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono comunque rimanere principali”.

Ciò significa che la coltivazione può essere indifferentemente portata avanti in proprio o tramite personale dipendente, ma è comunque necessario possedere terreni agricoli coltivati che forniscano un reddito agricolo. Solo chi soddisfa tale condizione può assumere la titolarità dell’impresa agrituristica, come persona fisica, in società con altri o come cooperativa, potendo poi avvalersi dei familiari come collaboratori o assumere dipendenti.
L’attività agrituristica risulterà sempre connessa e complementare a quella agricola, la quale dovrà in ogni caso rimanere prevalente. Infatti, è proprio l’attività agricola a fornire in massima parte i prodotti impiegati per la ristorazione in agriturismo.

Per avviare l’attività di agriturismo occorre quindi disporre di un’azienda agricola, in proprietà, usufrutto, affitto, comodato, o per altro valido titolo. Occorre inoltre che si tratti di un’azienda agricola in esercizio; pertanto non è sufficiente, ad esempio, essere proprietari di un fondo o di un casolare, ma occorre che sul fondo sia effettivamente esercitata un’attività di coltivazione, allevamento o silvicoltura. E’ possibile, però, in sede di predisposizione del piano aziendale per l’avvio di una nuova iniziativa (ad esempio nel caso dell’imprenditoria giovanile) prevedere l’avvio congiunto delle attività, sia agrituristiche che di coltivazione, allevamento o silvicoltura.

Come deve essere la struttura?

Per quanto riguarda le strutture, possono essere utilizzati come alloggi solamente i fabbricati rurali già impiegati per l’attività agricola o come abitazione dell’agricoltore che non abbiano più di trenta posti letto, salvo qualche eccezione regolamentata dalle leggi regionali. Nessun altro edificio è ammesso, nemmeno se di proprietà dello stesso imprenditore agricolo. In più, non sono possibili costruzioni ex-novo, ma solo ristrutturazioni o recuperi.

Come e a chi presentare la domanda?

Per avviare l’attività agrituristica, a livello legale, per l’imprenditore agricolo è obbligatorio chiedere l’iscrizione all’Elenco regionale degli operatori agrituristici presso la Commissione provinciale per l’agriturismo, situata in ogni sede provinciale del Servizio Ispettorato Funzioni Agricole (in modo che venga verificato che sussistano le condizioni per l’avvio dell’attività). Alla domanda, seguirà un sopralluogo da parte del funzionario regionale che determinerà le giornate lavorative nel fondo, sulla base delle quali assegnerà le giornate lavorative in agriturismo, secondo la rispettiva percentuale di 51 e 49%.

Successivamente la normativa regionale prevede che ogni agricoltore che voglia intraprendere l’attività debba fare domanda al Sindaco del Comune dove è ubicato il fondo agricolo nel quale si vuole esercitare l’attività stessa. La domanda va accompagnata da una relazione che indichi esattamente quali attività, tra quelle permesse, si vuole svolgere; inoltre va presentata una documentazione che attesti il titolo di possesso dei terreni interessati all’attività; è richiesto infine copia dei libretti sanitari degli operatori ed il parere della locale Azienda Sanitaria su strutture e impianti dell’agriturismo che si vuole realizzare. A seguito di quest’unica richiesta, il Comune provvede quindi a valutare i requisiti soggettivi di carattere penale del richiedente, nonché, attraverso la conferenza dei servizi, i requisiti oggettivi (di principalità e di complementarità) delle attività e quelli igienico -sanitarie dei locali e la classifica da concedere alla struttura recettiva.

Gli adempimenti necessari

In particolare, gli adempimenti e le autorizzazioni necessarie per l’avvio di un’attività agrituristica, sono i seguenti:

  • Apertura della partita Iva.
  • Conto fiscale.
  • Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
  • Iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici.
  • Autorizzazione del sindaco per lo svolgimento dell’attività.
  • I.n.p.s. 
  • I.n.a.i.l. 
  • Autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
  • Autorizzazione per l’installazione delle insegne e dei cartelli segnaletici stradali.
  • Libretto di idoneità sanitaria.
  • Autorizzazione sanitaria per i locali.
  • Tassa sui rifiuti.
  • Iscrizione alle associazioni di categoria.

Tutto questo richiede tempo (circa un anno, tra l’iscrizione all’albo e l’apertura dei locali) e denaro, la cui quantificazione è assai variabile.

I Finanziamenti e i Contributi per aprire o migliorare un Agriturismo sono reperibili presso gli Assessorati all’Agricoltura di ogni Regione, competenti sia per quanto riguarda le informazioni di legge che per ottenere la documentazione necessaria.
Naturalmente, quantità e qualità dei finanziamenti, sono determinati dalle singole regioni sulla base dei rispettivi bilanci e nel quadro della programmazione agricola o turistica.

In ogni caso è utile sapere che lo strumento più diffuso sono i cosiddetti PSR (programmi di Sviluppo Rurale), nei quali vengono definite le misure finalizzate al miglioramento strutturale delle imprese agricole e del sistema agroalimentare regionale. In queste misure è solitamente contemplato l’agriturismo, impresa per la quale sono solitamente contemplati finanziamenti che possono arrivare a 100.000 € nell’arco di tre anni.

In linea generale i contributi vengono concessi per:

  • interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, per adeguare all’uso agrituristico edifici aziendali già preesistenti;
  • acquisto di arredi per gli alloggi e le sale da pranzo;
  • opere ed attrezzature per l’allestimento di spazi aperti destinati ai campeggiatori (sia per mezzi che per spazi da destinare a tende);
  • acquisto di attrezzature per cucine;
  • acquisto di attrezzature relative alla organizzazione di attività ricreative (limitatamente a quelle individuate come propriamente agrituristiche e quindi adeguate al contesto e all’ambiente così come viene indicato nelle varie direttive).

Indirizzi utili per avere maggiori informazioni

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