A Sanremo Giovanna Botteri: “Oltre la telecamera vedi la gente lì a guardarci con affetto”

di Alice Marchese


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“Chiudi gli occhi. Questo palco rappresenta la distanza. Ma guarda quello che c’è oltre la telecamera”: così Giovanna Botteri, ospite d’eccezione, racconta sul palco dell’Ariston l’inizio della pandemia, invitando il conduttore Amadeus ad immaginare cosa c’è oltre un teatro vuoto, volgendo lo sguardo alla platea a casa, alle famiglie che teneramente condividono una tradizione speciale come il Festival di Sanremo.

La celebre giornalista un mese fa aveva detto: “Non so cantare però sono uguale a Naomi Campbell, per questo mi hanno chiamato. Scherzi a parte – aggiunge subito – io non so fare niente, se non fare il mio lavoro. Quindi credo che mi abbiano chiamato per raccontare di come, dalla Cina, io abbia vissuto l’inizio della pandemia”.

Durante l’ultima sera dedicata alla canzone afferma: “Quello che c’è oltre la telecamera: vedi la gente, che è lì a guardarci con affetto, senti i cuori che battono e quel battito significa calore, affetto. Senti che chi ci segue da lontano ci vuole bene per come siamo, anche se siamo imperfetti, e questo ti dà la forza di non sentirti più solo, di capire che puoi farcela, devi farcela.
E noi ce la faremo, sono sicura”.

È passato quasi un anno da quando l’Italia è stata dichiarata zona rossa e quando la Cina capì di essere in guerra: “L’anno scorso, mentre in Italia andava in onda Sanremo, in Cina eravamo già da un mese in lockdown, si contavano i morti, si percepiva la tragedia”.

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