Guerra in Ucraina, via libera in Italia all’accesso degli animali anche senza passaporto europeo

di Manuela Zanni


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La guerra in Ucraina, come è facilmente intuibile, ha ripercussioni anche sugli animali. La LAV sta seguendo l’evolversi della situazione in Ucraina, in costante contatto con numerose associazioni locali ed internazionali, per identificare le situazioni di bisogno e aiutare gli animali.

 

Il Ministero della Salute accoglie gli animali ucraini anche senza passaporto

Il Ministero della Salute ha  accolto l’appello della LAV, sostenuto da numerosi parlamentari, autorizzando l’ingresso di cani e gatti al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina, anche senza passaporto europeo per animali da compagnia. Saranno regolarizzati successivamente all’arrivo in Italia.  Con l’aiuto delle comunità ucraine in Italia abbiamo diramato una comunicazione importante per informare le persone che stanno lasciando l’Ucraina, che possono entrare nell’Unione Europea portando con sé i propri cani e gatti anche senza i loro documenti.

Quale  numero  chiamare in caso di problemi

In caso di problemi è possibile chiamare il numero: +39 06 4461325. Nei prossimi giorni si prevede l’arrivo in Italia di tante persone in fuga. Sul territorio esistono già 10 sedi attive, che insieme all’Unità di Emergenza sono pronte a supportare gli animali e stanno allestendo per loro dei kit di prima necessità contenenti cibo, sabbietta, ciotola, salviette, e cassetta per i bisogni per i gatti e cibo, guinzaglio, pettorina, sacchetti per i bisogni e salviette per i cani.

Qual è la situazione degli animali in Ucraina

E’ molto critica la situazione degli animali rimasti in Ucraina poiché il cibo scarseggia e le realtà che se ne prendono cura sono in difficoltà. Per questo motivo la LAV ha stanziato un fondo di 10.000 € dedicato all’emergenza Ucraina, reso possibile grazie ai  sostenitori. Nei prossimi giorni il canale di comunicazione continuerà ad essere  aperto  per capire come poter aiutare gli animali in stato di necessità e le possibili e migliori modalità per farlo in un contesto così delicato e complesso.

 

L’Unità di Emergenza si trova a Trento

L’Unità di Emergenza è arrivata a Trento – dove l’arrivo di esuli dall’Ucraina è stato confermato nelle ultime ore – per fornire assistenza agli animali, cibo, cure veterinarie e stalli laddove necessario. L’Unità è dotata di  forniture e generi di prima necessità e ha  organizzato  le prime attività con l’aiuto dei volontari della Sede Locale.  Altre sedi attive sono  a Genova, dove nelle prossime ore è previsto l’arrivo di molte persone dall’Ucraina, e a breve  anche a Bolzano, Piacenza, Verona, Vicenza, Modena, Bologna, Firenze e Ancona. Sono disponibili circa  300 i veterinari sul confine polacco  e anche  forniture in cibo e altri generi che, per adesso, sono sufficienti a coprire i bisogni degli animali al seguito delle persone in fuga dall’Ucraina.

La deroga la Regolamento europeo per cani e gatti dei rifugiati ucraini

La LAV ha chiesto ( e ottenuto)  al Ministro della Salute Roberto Speranza di consentire l’ingresso di cani e gatti senza passaporto europeo al seguito di rifugiati, in deroga al Regolamento europeo 576/2013, così come previsto dallo stesso da l momento che mantenere gli affetti  è un diritto giusto e fondamentale. Inoltre, nelle ultime, i volontari della LAV si sono messi in contatto   Comunità di Sant’Egidio per fornire supporto ai corridoi umanitari che la Comunità sta cercando di attivare;  abbiamo proposto ad associazioni polacche aiuto sul campo, o in qualsiasi altro modo loro ritengano necessario, per la costituzione di un punto veterinario ai confini con l’Ucraina, per i rifugiati in arrivo con animali, o per lo stoccaggio di cibo e di medicinali veterinari; sono, inoltre,  in contatto con la Protezione Civile Italiana per fornire assistenza e accoglienza agli animali dei rifugiati che arriveranno In italia.

 

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