Joe Biden cancella il bando ai transessuali nell’esercito voluto da Trump

di Alice Marchese


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Joe Biden rivoluziona nuovamente la vecchia amministrazione, soprattutto per quanto riguarda la possibilità ai transgender di entrare nell’esercito.

Donald Trump aveva lasciato su Twitter l’annuncio che prevedeva il divieto a queste persone di arruolarsi, mentre Biden sembrerebbe volerlo ripristinare.

“Sostengo il piano del presidente o il piano per ribaltare il divieto”, ha dichiarato Lloyd Austin, primo afroamericano alla guida del Pentagono, che proprio oggi giurerà alla Casa Bianca. “Se si è in forma e se si è qualificati per prestare servizio e mantenere gli standard, dovrebbe essere consentito prestare servizio”, ha aggiunto. Riportato così da HuffPost.

La data, a partire dalla quale alle persone transgender sarebbe stato consentito di arruolarsi, era stata fissata dall’esercito a luglio del 2017.

Nonostante ciò, questo non venne attuato da Donald Trump, il quale ritenne che il governo federale non avrebbe mai accettato che soldati transgender potessero entrare nell’esercito. La tesi avanzata dall’ex presidente degli Stati Uniti era che diversi studi hanno provato che i trans potessero avere delle ripercussioni su prontezza ed efficacia.

“Il nostro esercito deve essere concentrato su una vittoria decisiva e schiacciante e non può avere il peso degli enormi costi medici e dei disagi che la presenza di transgender nell’esercito porterebbe con sé”.

Nel 2019 si arrivò a quello che assomigliava tanto a un divieto totale, che negò alle persone transgender già militari o reclute di cambiare sesso e richiese alla maggior parte delle persone di prestare servizio nel loro genere di nascita.

La nomina di Rachel Levine come sottosegretaria alla sanità dichiaratamente transgender, e l’invito che il neo presidente ha rivolto a tutte le agenzie federali nel far rispettare la sentenza della Corte suprema dello scorso anno sulla discriminazione sessuale e in particolare sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, con un esplicito riferimento alle scuole superiori e agli sport universitari, ha completamente modificato l’assetto politico statunitense.

“I bambini dovrebbero essere in grado di imparare senza preoccuparsi se gli sarà negato l’accesso ai servizi igienici, agli spogliatoi o agli sport scolastici”, si legge nella direttiva con la quale l’amministrazione Biden ribadisce il suo impegno a “prevenire e combattere la discriminazione sulla base di identità di genere o orientamento sessuale”.

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