Società

Vaticano, Suor Nathalie Becquart sarà la prima donna con diritto di voto al Sinodo

In quest’ultimo periodo vi sono stati cambiamenti epocali anche nel mondo clericale, tra Suor Nathalie Becquart e il Motu Proprio di Papa Francesco.
Lo scorso gennaio, con il suo Motu Proprio, Papa Francesco dice sì e istituzionalizza ciò che avviene per prassi: vengono conferiti due ministeri alle donne. Sono rispettivamente il Lettorato e l’Accolitato, che riguardano la lettura durante le liturgie e il servizio all’altare.

Viene ribadito il “no” verso l’ordinazione sacerdotale femminile, cioè donne prete, già escluso in via definitiva da Giovanni Paolo II.

Per la prima volta, una donna parteciperà con diritto di voto al prossimo Sinodo dei vescovi. Suor Nathalie Becquart, infatti, francese nata nel 1969, è stata nominata ieri sottosegretario dello stesso Sinodo. A conti fatti, si tratta di un importante passo in avanti in una Chiesa.

Già direttrice del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza dei Vescovi di Francia, suor Becquart è stata nominata sottosegretario assieme a padre Luis Marín de San Martín, finora assistente generale dell’Ordine di S. Agostino. Da più parti del mondo gruppi di cattolici chiedono al Papa maggiore spazio per le donne.

Nel Sinodo di due anni e mezzo fa una petizione online aveva denunciato la discriminazione verso le donne non ammesse a votare.
Ma oggi, “con la nomina di suor Becquart e la sua possibilità di partecipare con diritto di voto — dice a Vatican News il segretario del Sinodo, il cardinale Mario Grech — una porta è stata aperta, vedremo poi quali altri passi potranno essere compiuti in futuro”.

Recentemente, su Donne Chiesa Mondo , inserto femminile dell’ Osservatore Romano , Becquart ha scritto un articolo dedicato al «ruolo delle donne per riparare la Chiesa» anche alla luce dei casi di abusi sessuali su minori commessi da preti.
La crisi della Chiesa, con la presa di coscienza della gravità della questione degli abusi sessuali e dell’urgenza di lottare contro ogni forma di abuso, ha scritto la religiosa, «è anche un kairos, un tempo particolarmente favorevole per cogliere la sfida del superamento del clericalismo».

Secondo Becquart, «attraverso l’ascolto indispensabile e prioritario delle vittime si apre oggi un cammino di verità nel dolore, per riconoscere che la Chiesa sta bruciando incancrenita dal di dentro a causa di ciò che ha potuto permettere quelle pratiche perverse, quei silenzi devastanti, quegli occultamenti mortiferi, quegli abusi di potere distruttori. Così si fa più acuta l’idea che è necessario “riparare la Chiesa”».

Le donne, ha continuato Becquart, «hanno un ruolo fondamentale da svolgere per promuovere, insieme a tanti laici che desiderano far parte di questa Chiesa sinodale, pratiche ecclesiali nuove le cui parole chiave siano l’ascolto, il servizio di tutti, l’umiltà e la conversione, la partecipazione e la corresponsabilità»