Sindrome di Menière: le cause, i sintomi, le cure e a dieta da seguire

La sindrome di Menière è un disturbo che colpisce la parte interna dell’orecchio e che può essere causa di vertigini, acufeni e anche perdita dell’udito. Il sintomo più evidente senza dubbio è l’attacco di vertigini, che tende a insorgere improvvisamene e in alcuni casi talmente forte da provocare perdita di equilibrio. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla sindrome di Menière: la cause, i sintomi e la dieta da seguire.

Cause della sindrome di Menière

Sulle cause della sindrome di Menìere esistono diverse teorie ma nessuna di queste è mai risultata conclusiva; non è un caso che questa malattia venga definita una sindrome, quindi una patologia che può essere provocata da cause diverse, un po’ come succede per l’emicrania. Tra le cause della sindrome di Menière si annoverano allergie, infezioni virali e reazioni autoimmuni. Non bisogna inoltre sottovalutare l’ereditarietà.

Sintomi della sindrome di Menière

Come già detto, si tratta di sintomi che si manifestano senza alcun motivo apparente e all’improvviso. Il sintomo principale sono le vertigini, che possono a loro volta causare forte nausea, vomito, sudorazione e perdita dei sensi. In alcuni pazienti l’attacco vero e proprio di solito si presenta con uno strano ronzio alle orecchie, diminuzione improvvisa dell’udito e sensazione di pressione all’orecchio. La frequenza e la durata dei disturbi varia da persona a persona.

Come si cura la sindrome di Menière

In realtà non esiste una terapia specifica se non relativa al trattamento e alla prevenzione della nausea e degli attacchi di vertigini, che ovviamente variano da paziente a paziente, per cui sarà il vostro medico curante in base all’importanza degli attacchi ad indicarvi il trattamento più indicato. Come per altre patologie, anche in questo caso uno stile di vita sano migliora le condizioni di salute di chi soffre della sindrome di Menière. È consigliabile quindi praticare attività fisica ma anche seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. E importante inoltre adeguarsi alle direttive della cosiddetta dieta iposodica, quella povera di sodio, per mantenere bassa la pressione dei fluidi corporei.